PERUGIA - Nutrita presenza dei lavoratori del Ministero della Giustizia all’assemblea di questa mattina, organizzata dalla Fp Cisl e dalla Unsa – Sag di Perugia, firmatari del contratto integrativo, per spiegare nei minimi dettagli lo stesso.
E' quanto si afferma in una nota diffusa dall'ufficio stampa della Cisl, secondo la quale tutto sarebbero emerse dall’incontro, al quale hanno preso parte il coordinatore nazionale Fp Cisl settore Giustizia Eugenio Marra, la segreteria regionale Fp Cisl Umbria e quella territoriale di Perugia, il rappresentante territoriale Unsa –Sag, le motivazione che spingono al no allo sciopero del 5 febbraio proclamato dalla Cgil. Per di più i presenti avrebbero approvato le scelte che hanno portato alla firma del 15 dicembre 2009.
Nella circostanza la segreteria regionale della Fp Cisl Umbria ha ribadito "l’importanza della stipula del contratto integrativo, che ha portato a notevoli vantaggi per i lavoratori del settore".
La Fp Cisl Umbria, in linea con il nazionale - conclude la nota -, dice “no allo sciopero del 5 febbraio perché è uno sciopero che vuole condannare i lavoratori ad altri 10 anni di immobilismo; è uno sciopero strumentale, indetto da chi è abituato a dire no a prescindere”.
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