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Una stretta di mano nella sede del Coni di Terni ha chiuso oggi l'episodio a sfondo razzistico che ha coinvolto Narciso Egwu, il calciatore del Casteltodino che era stato apostrofato dal collega Alberto Marchetti della Bosico con una frase offensiva riguardante il colore della pelle. Quest'ultimo ha infatti incontrato Emeka Egwu, il fratello dell'altro atleta oggi assente per un impegno all'università. ''In realtà tra noi era già tutto chiarito quando siamo usciti dal campo'' ha spiegato Marchetti. ''Ho tanti amici di colore - ha aggiunto -, altri stranieri o extracomunitari. Con tutti ho sempre avuto un bel rapporto, non sono mai stato razzista. Ma dentro il campo a volte scappano parole che non si pensano, magari per nervosismo. Vedete come è combinato il mio occhio? - ha fatto notare accennando alla benda che lo copre - Quando ho preso quel colpo ho scaricato la rabbia in maniera sbagliata, ma ho subito chiesto scusa''. Scuse accolte da Emeka. ''E' vero, Alberto si è scusato subito - ha affermato - e con lui non ci sono problemi. Però spero che certi episodi non accadano più''. A sancire la pace il presidente del Coni provinciale Massimo Carignani, insieme ai sindaci di Terni e Montecastrilli, Leopoldo Di Girolamo ed Enrico Raggi, nonché ai presidenti della Bosico e del Casteltodino, Pietro Pallini e Maurizio Venturi. ''Propongo due adozioni a distanza da parte delle società coinvolte - ha detto Carignani - per dimostrare che a Terni prevale la cultura dell'accoglienza. Un modo concreto per ribadire che lo sport ternano e la Bosico hanno sempre incarnato i valori della tolleranza''. Il sindaco di Terni ha invece suggerito di disputare una partita amichevole tra le due squadre con l'incasso devoluto ad iniziative tese all'integrazione''. ''Faremo una cena a Casteltodino con entrambe le formazioni - ha annunciato Raggi - una riunione conviviale per riaffermare l'amicizia tra le due società e anche tra i ragazzi''. Condividi