Gianluca Tofi
Portavoce Comitato Lavoratori Merloni
Il Comitato Lavoratori Merloni pone all'attenzione di tutta la popolazione italiana e in particolare del territorio umbro la grave situazione in cui verte l'Antonio Merloni di Colle di Nocera Umbra, azienda che occupa circa settemila operai compreso l'indotto che per molti anni ha rappresentato un punto di riferimento lavorativo, economico e sociale per migliaia di famiglie.
Oggi 2 febbraio 2010, dopo sedici mesi di fallimentare commissariamento, nessun acquirente è stato trovato, sono state rifiutate commesse per centomila pezzi portando l'azienda stessa ad una progressiva svalutazione; sedici mesi duranti i quali nessun gruppo sindacale ha denunciato la pericolosa deriva verso la quale l'Antonio Merloni stava giungendo.
Oggi 2 febbraio 2010, dopo l'incapacità manageriale dell'azienda, unita alla tacita consensualità dei sindacati, ha portato alla nostra situazione attuale, in cui siamo costretti a difendere il nostro posto di lavoro autonomamente, ma sempre aperti al dialogo con tutte le parti.
Oggi 2 febbraio 2010, noi del "COMITATO DEI LAVORATORI MERLONI", a seguito dell'incontro tenutosi a Perugia in data 1 febbraio per stabilire un accordo di programma, comunichiamo il nostro rifiuto verso le proposte ivi espresse; rifiutiamo inoltre la proposta d'acquisto da parte della società Quadrilatero.
La Quadrilatero è una società finanziaria (pubblica privata) che si occupa di programmazione e progettazione di infrastrutture di cui alcune quote societarie sono detenute dalle regioni Umbria e Marche, assolutamente incapace di riassorbire al suo interno l'intera forza lavoro dell'attuale Antonio Merloni.
Questa è solo l'ennesima speculazione finanziara fatta sulla pelle di noi lavoratori.
Facciamo le seguenti richieste:
- prolungamento della cassa integrazione;
- ricerca di un acquirente, che oltre al rilevamento, investa anche nell'attuale complesso industriale di Colle;
- nessun taglio ai posti di lavoro attuale.
Se all'interno del tavolo istituzionale previsto per l'8 febbraio, la discussione verterà solo sull'acquisto da parte della Quadrilatero, chiederemo che le forze sindacali abbandonino il tavolo della trattativa, cosa non fatta durante l'incontro tenutosi in regione il 1° febbraio. Se così non sarà dovranno assumersi le proprie responsabiltà nei confronti di tutti noi lavoratori.
E' bene sottolineare che a loro volta tutti gli operai della Merloni hanno un nucleo familiare, quindi il numero di persone coinvolte in questa tragedia sono molte di più.
Le nostre richieste non hanno una base politica, non hanno una base ideologica. Le nostre richieste nascono dall'orgoglio profondo che noi operai dell'Antonio Merloni, abbiamo nei confronti del nostro posto di lavoro. Con le nostre richieste rivendichiamo, soltanto, il diritto sancito dall'art. 1 della Costituzione Italiana: il diritto al lavoro.
Portavoce COMITATO LAVORATORI MERLONI
Gianluca Tofi
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