beco f..jpg
TERNI - ''Episodio deplorevole, increscioso ed estraneo alla nostra cultura'''': e'' il commento dell''assessore alle Politiche sportive della Provincia di Terni Filippo Beco (nella foto) in merito all'episodio di razzismo che ha coinvolto un giovane calciatore di una squadra dilettantistica locale. ''Un atteggiamento - ha detto l''assessore, secondo quanto si legge in una nota dell'ente - che indebolisce il patrimonio sociale ed etico del nostra provincia. Siamo continuamente impegnati nella promozione dello sport a tutti i livelli e siamo convinti che condizione essenziale sia il coinvolgimento e la partecipazione dell'intera comunita'. Le varie culture presenti sul nostro territorio sono un valore aggiunto e una risorsa per la crescita sociale della nostra realta' che puo' avere nello sport un veicolo importante di promozione e integrazione. Non e' possibile che il lavoro delle associazioni e delle istituzioni sia messo in discussione da atteggiamenti vili e irresponsabili. Per arginare questi fenomeni - ha concluso Beco - e' indispensabile un impegno e uno sforzo da parte di tutta la nostra comunita' che e' sempre stata caratterizzata da connotati di civilta', solidarieta' ed accoglienza''. Ed un passo nella direzione indicata da Beco lo ha senz'altro fatto il presidente della ''Eriberto Bosico'', Pietro Pallini, inviando al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo una lettera con la quale si scusa ''anche a nome di tutte le componenti della polisportiva per l'episodio a sfondo razziale avvenuto durante un incontro di calcio tra una rappresentativa della societa'' ternana e la Nuova Casteltodino. Lo ha reso noto il Comune in una nota. ''Signor Sindaco - scrive Pallini -, con riferimento al deprecabile episodio riportato anche dalla stampa nazionale di cui si e' reso protagonista un nostro atleta in reazione ad un atto di violenza subito - ha scritto Pallini -, desidero scusarmi anche a nome di tutte le componenti la polisportiva, per il ritorno di immagine che questo deprecabile incidente fornisce della nostra associazione e del contesto in cui essa opera. La Pgs Eriberto Bosico non si riconosce nell'immagine di intolleranza completamente estranea alle sue finalita', ma anche avulsa dalle tradizioni di accoglienza e disponibilita' della nostra citta'. Questo episodio ci fornira' sicuramente lo spunto per una riflessione sui fondamentali valori dello sport e sull'importanza che esso assume nella convivenza civile''. ''Come avevo gia'' sottolineato nel mio primo commento a questa deprecabile e grave vicenda - ha commentato Di Girolamo - il mondo dell''associazionismo sportivo ternano, cosi' come la citta' nel suo insieme, non solo e' profondamente estraneo alla subcultura razzista e xenofoba, ma e' impegnato in una importante attivita' formativa ed educativa che richiede grande senso di responsabilita' da parte di tutti. Episodi assolutamente deprecabili come questo non solo non debbono ripetersi, ma devono indurre tutti noi a una piu' profonda riflessione, come sollecitato anche da monsignor Vincenzo Paglia, sui rischi che nel nostro Paese si corrono se non si afferma in maniera diffusa la cultura della civile convivenza e della tolleranza. Per questo, come amministrazione comunale, siamo impegnati, al fianco delle istituzioni sportive e delle societa' locali, a fare ogni sforzo ulteriore - ha concluso Di Girolamo - per contrastare e isolare ogni possibile regressione su questo terreno fondamentale di civilta'''. Per ultimo c'è anche da segnalare l'iniziativa del presidente provinciale del Coni di Terni, Massimo Carignani, che incontrera' domani mattina, i due calciatori protagonisti dell' ''incidente'' a sfondo razzistico che aveva portato alla sospensione della partita tra Bosico e Casteltodino. con loro i sindaci di Terni Leopoldo di Girolamo e di Montecastrilli Enrico Raggi, i presidenti delle societa' calcistiche Pietro Pallini e Maurizio Venturi. Il presidente del Coni provinciale - e' detto in un comunicato dell'organismo - intende, ''pur deprecando il gesto gravemente lesivo dello spirito sportivo, stemperare gli animi riportando la vicenda entro le giuste dimensioni''. Condividi