TERNI - ''L'episodio di razzismo denunciato dalla dirigenza della squadra di calcio di Casteltodino, che ha deciso per questo motivo di ritirare la propria formazione dalla partita in corso, e' totalmente estraneo e antitetico rispetto alla cultura e alla pratica civile della nostra citta' e non puo' che suscitare sdegno e riprovazione da parte della stragrande maggioranza dei cittadini ternani''. Lo ha affermato il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. ''Si tratta di episodi isolati, ma non per questo meno deprecabili, che contrastano inoltre - ha proseguito il sindaco - con l'orientamento consolidato di societa'' dilettantistiche ternane che da sempre mettono al centro della loro importante attivita' il carattere educativo e formativo della pratica sportiva, specialmente nei confronti dei minori e dei ragazzi''.
''Terni - spiega Di Girolamo - ha una lunga e radicata tradizione di accoglienza e di tolleranza, fin dalla sua nascita come moderna citta' industriale, avvenuta oltre un secolo fa nel segno di una fortissima immigrazione interna e di una integrazione virtuosa di gente venuta da ogni parte d'Italia e che ne ha costruito lo sviluppo e la ricchezza materiale e civile''. ''In questi ultimi anni, a fronte di tassi di immigrazione tra i piu' alti d'Italia, il processo di integrazione degli stranieri a Terni si e' realizzato senza tensioni sociali significative attraverso la presenza di una rete vastissima di associazionismo e di volontariato, con il protagonismo delle stesse comunita' dei nuovi cittadini immigrati, con il supporto di una trama di servizi avanzati messa a disposizione dalle stituzioni pubbliche. Terni e' la citta' dell'Umbria che ha in corso il maggior numero di progetti dedicati alla corretta integrazione, e' quella che piu' contribuisce con risorse proprie alla realizzazione di questi progetti, che si avvale della collaborazione attiva di diverse associazioni di immigrati per l'orientamento, la formazione culturale e scolastica, l'integrazione sociale, l'assistenza. L'Umbria e' inoltre tra le regioni italiane nelle quali la clandestinita' e' piu'' contenuta, e Terni mantiene livelli di sicurezza tra i piu' elevati d'Italia''.
''In queste settimane, attraverso decine di iniziative, celebriamo a Terni San Valentino, Patrono della citta' e Santo dell'amore: il messaggio che abbiamo voluto mettere al centro degli ''Eventi Valentiniani'' - ha osservato Di Girolamo - e' quello dell'amicizia, della tolleranza, del rispetto delle diversita', dell'ascolto e del dialogo. Sono valori nei quali la nostra comunita' si riconosce pienamente, respingendo, rifiutando e isolando qualsiasi manifestazione di intolleranza, di xenofobia e di razzismo. I ternani sono, per chi ha avuto modo di conoscerli, per cultura, storia e inclinazione fortemente ospitali ed accoglienti: anche per questo esprimo la piu' totale e sentita solidarieta' mia, di tutta l''Amministrazione comunale e della citta' di Terni alla comunita' di Casteltodino, ai dirigenti della societa' di calcio e in modo particolare ai ragazzi vittime degli insulti razzisti''.
Sulla stessa lunghezza d'onda il commento dell'assessore regionale ternano Damiano Stufara, per il quale si tratta di ''un episodio inaccettabile, che ormai da tempo si ripete anche a livello nazionale senza nessuna presa di posizione netta e drastica. La lettera aperta del Casteltodino per denunciare l'accaduto e' un segno di civilta', cosi'' come lo e'' l''apertura dell'inchiesta da parte della procura federale della Figc', commenta.
''L''Umbria - sottolinea anche Stufara in un comunicato - si e' sempre distinta per la sua solidarieta' e il senso di accoglienza e ora, proprio dall'Umbria, arriva un messaggio forte contro il razzismo''.
Stufara ricorda che il Primo rapporto sull'immigrazione, presentato nei giorni, scorsi rileva un elevato grado di integrazione, e sottolinea che ''il mondo dello sport non puo' trascurare il ruolo pedagogico che da sempre svolge verso i ragazzi che praticano le varie discipline. Il fatto che l'accaduto dei giorni scorsi non sia passato inosservato aiuta tutti a riflettere su tematiche che, se trascurate, hanno conseguenze gravi per la nostra societa'''.
Oltre a quelle dei due rappresentanti delle Istituzioni, va considerata quella del vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Vincenzo Paglia, che ha innanzitutto espresso solidarieta' al giovane calciatore italiano di origine nigeriana, in forza nella squadra del Casteltodino. Il presule parla poi di "preoccupazione e inquietudine per la presenza, in Italia, di un crescente clima di antipatia e discriminazione nei confronti di persone di colore, cittadini italiani o stranieri". "Troppo spesso - afferma - e non solo durante manifestazioni sportive, ci si lascia trasportare da gesti e parole che manifestano mancanza di rispetto e considerazione della sensibilita' altrui. Puo' invece risultare pericoloso e pieno di rischi per tutta la societa' non fermarsi a considerare la gravita' e la serieta' di parole che possono contribuire a rafforzare e far crescere un clima di intolleranza e di diffidenza ingiustificata. E' responsabilita' di tutti vigilare perche' in una societa' sempre piu' multiforme e complessa ciascuno impari la cultura del convivere, del rispetto reciproco e del dialogo".
Infine le prese di posizione espresse al riguardo da due esponenti politici umbri: il capogruppo del Pd alla Regione dell'Umbria, Gianluca Rossi, e il presidente dell'Udc dell'Umbria, Maurizio Ronconi.
Per Rossi, "quanto accaduto durante la partita di calcio tra Bosico e Casteltodino e' l'ennesimo esempio di come razzismo e intolleranza non siano stati ancora estirpati nel mondo dello sport e piu' in generale dei giovani". "Il Coni - questo il suo auspicio - dia un segnale forte di condanna con una sentenza esemplare. Lo sport dovrebbe essere uno dei veicoli dell'integrazione, ma troppo spesso si trasforma in un palcoscenico per atti vili e violenti come questo".
Anche Ronconi giudica "gravissimo, inaccettabile e inqualificabile" l'episodio razzista verificatosi nell'incontro di calcio tra Casteltodino e Bosico, che "dimostra quanto anche nella nostra regione ci si debba impegnare per eliminare sacche di xenofobia". "C'e' da sperare - afferma Ronconi - che sia le autorita' federali sia quelle della giustizia ordinaria non archivino questo episodio ma lo valutino per tutta la sua gravita'".
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