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di Daniele Orlandi Su e giù sull’altalena. Dopo l’ennesima, sconcertante sconfitta di Alessandria di sette giorni fa, il Perugia torna a vincere al Curi e ad alimentare le speranze di rincorsa ai pay-off. Adesso la zona spareggio è a quattro punti, e gli ultimi innesti di mercato lasciano sperare se non in un cambiamento radicale della fisionomia del gioco, almeno in qualche soluzione d’attacco più varia. La partita di oggi, la prima di quest’anno in cui il Perugia ha vinto con più di un gol di scarto, non è stata diversa da molte altre, però l’innesto del neoacquisto Docente in avanti ha lasciato almeno intravvedere, specie dopo il 2-1, che il Perugia può giocare anche in profondità con la palla a terra, e non solo affidarsi ai lunghi lanci per la testa di Ercolano. Nel primo tempo di gioco se n’è visto poco o punto, e gli unici sussulti sono venuti dalla punizione che Bondi ha saputo infilare sul sette per il vantaggio perugino al 25’; da un palo di Zerzouri del Como qualche minuto dopo; e dal pareggio dei lariani con un gol contestato dai padroni di casa per presunto fallo sul rientrante Raimondi, che ha comunque saputo dare alla retroguardia equilibrio e misura. Meglio la ripresa, con Docente che al 9’ ha bagnato il suo esordio in casa con la maglia biancorossa ribattendo in rete una respinta del portiere Zappino su colpo di testa di Raimondi. Da quel momento, solo una squadra in campo, il Perugia, che ha ripetutamente creato situazioni e conclusioni pericolose, fino al terzo gol di Stamilla, che ha raccolto un invito di Cazzola. Non sarà chissà che, ma intanto il Grifo incassa i tre punti e guarda ai prossimi impegni con più fiducia, consapevole che, per una serie di combinazioni di calendario, se nelle prossime quattro partite (trasferte a Monza e Viareggio; in casa con la Cremonese e fuori col Pergocrema) saprà invertire il trend negativo lontano dal Curi e confermare di avere un bunker nel proprio stadio, allora il discorso spareggi potrebbe davvero essere riaperto. Questo è il prossimo mese, ma adesso il Perugia è atteso dal prossimo giorno. Domani, lunedi 31, la società affronta due scadenze delicate e fondamentali. Alle 19 si chiude il mercato, con il ds Marcaccio impegnato a fare le ultime operazioni in entrata ed uscita, col duplice e apparentemente contraddittorio obiettivo di sgravare le casse del Perugia da contratti onerosi e, se possibile, di rafforzare la squadra in alcuni ruoli-chiave, soprattutto in mezzo al campo. L’altro appuntamento non è tecnico calcistico, ma amministrativo-contabile. Domani, infatti, la società deve onorare l’ennesima scadenza di pagamento di stipendi e relativi oneri contributivi. Si riparla di F-24, insomma, e visto come è già andata un paio di volte, i tifosi perugini stanno col fiato sospeso. Ci sarebbe, per dirla tutta, anche un terzo elemento di “suspance”, ovvero la imminente sentenza definitiva sulla vicenda Braglia, l’allenatore cercato a suo tempo da Covarelli per sostituire Pagliari, cui finora gli organi federali hanno vietato di allenare altre squadre in questa stagione, dopo averla iniziata sulla panchina del Taranto. Nella prospettiva di dare alla squadra, subito o nella prossima stagione, una guida tecnica all’altezza degli obiettivi dichiarati e tuttora ribaditi, la vicenda Braglia non sarebbe cosa di poco conto. Però, rispetto all’urgenza delle altre due questioni, Braglia passa in secondo piano; primum vivere… PERUGIA:BENASSI, TACCUCCI, BONOMIPERRAPAGANI, RAIMONDI(ACCURSI), STAMILLA(LACRIMINI), MENASSI, DOCENTE, BONDI, MARTINI, CAZZOLA; ALL.ZAFFARONI/BUZZI. COMO: ZAPPINO MAGGIONI FRANCO GONNELLA ARDITO (KALAMBAY) RIVA (FRAGIELLO) PIRACCINI BREVI SALVI COZZOLINO ZERZOURI(BRUNO); ALL.STRANO. ARBITRO: Di Ciommo di Potenza (Santangelo e Di Lascio). MARCATORI: 25’ Bondi; 42’ Cozzolino; 54’Docente; 82’ Stamilla. Condividi