Il Prc umbro getta nella mischia il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci e torna a chiedere a gran voce le primarie di coalizione. “Il Pd umbro non può scipparle al popolo del centrosinistra – ha detto stamattina in una affollatissima conferenza stampa il segretario del Prc Vinti -. Come in Puglia, anche qui devono scegliere i cittadini”. Per il momento però il Pd sembra andare dritto per la sua strada e il redde rationem di domenica prossima probabilmente resterà aperto ai soli democrats. “Ben strane primarie queste – sottolinea il coordinatore umbro di Socialismo 2000 Franco Calistri -: ad essere consultati non saranno solo gli iscritti del Pd ma anche i ‘simpatizzanti’, però gli iscritti saranno solo del Pd”.
A questa decisione Prc e Socialismo 2000 ci sono arrivati “constatando l’immobilismo e l’incapacità del gruppo dirigente del Pd: arrivati con le spalle al muro hanno scelto le primarie”. Autolesionismo puro che ha portato solo sconfitte secondo Vinti, il quale poi chiede al Pd di “trovare un buon motivo per negare a tutto il popolo del centrosinistra la possibilità di scegliersi il candidato”. Sempre secondi Vinti, la scelta è caduta sul sindaco di Gubbio “perché rappresenta, per la sua storia politica e personale, una persona e un amministratore che ha dimostrato elevate capacità. Una candidatura che permetterebbe all’Umbria di sfidare e di battere il centrodestra”.
Un nome forte anche sul piano del consenso. E a sostegno di questa tesi Calistri ricorda come “negli ultimi quattro anni il centrosinistra in Umbria ha perso il 2,5 per cento dei propri consensi, passando dal 63 per cento al 53 e riducendo il distacco tra Pd e Pdl a 10 mila voti. Lealtà e pazienza nei confronti del Pd non ci sono mancati: a loro abbiamo sempre riconosciuto il diritto di esprimere il candidato presidente”. La misura però ora, fanno capire Vinti e Calistri, è colma. “Di fronte a questo spettacolo non proprio edificante – dice Calistri – abbiamo deciso di indicare Goracci come nostro candidato. A questa sfida delle primarie siamo pronti, e abbiamo pure un grande candidato”.
E se il Pd andrà avanti con le primarie di partito? "Allora - risponde Vinti - la mattina dell'8 febbraio ci presenteremo al tavolo della coalizione con il nostro candidato e lì discuteremo. In fondo - prosegue scherzando Vinti - al Pd stiamo facendo un favore togliendo loro le castagne dal fuoco: convergano sul nostro candidato. Diciamo che si tratta di soccorso rosso".
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