“Non accettiamo che il Pd scippi al popolo del centrosinistra le primarie di coalizione”. L’esito dell’assemblea regionale del Pd di ieri sera è piaciuto poco, pochissimo, al segretario del Prc Stefano Vinti. “Sono – continua Vinti durante la conferenza stampa di questa mattina – uno strumento fatto per i cittadini e non per risolvere i problemi delle oligarchie del Pd”. La situazione è stata analizzata dalla segreteria del Prc umbro in una riunione fiume durata fino alle 2 di notte. “Nella riunione di ieri – dice Vinti – avevamo chiesto a Bottini primarie di coalizione. Ora prendiamo atto che saranno di partito. Risparmiando il giudizio sul gruppo dirigente del Pd voglio dire una cosa: escludere la coalizione è gravissimo, non si può portare avanti questa strategia di autosufficienza”. E allora, che si fa? Si fa “che di fronte a questo scippo intollerabile” il Prc torna a chiedere primarie di coalizione per il 7 o il 15 febbraio. Senza escludere mosse a sorpresa consentite dal regolamento democratico: “Stiamo valutando – dice Vinti – tutte le possibilità: il regolamento consente di candidare anche non iscritti. Ripeto, stiamo valutando tutte le possibilità”. Il problema politico insomma, c’è ed è grosso come una casa. Il Prc, è questo il succo del ragionamento di Vinti, ha sempre riconosciuto al Pd il diritto ad esprimere la candidatura: “Ora però, dopo mesi di tormenti, di discussioni, di interventi di penalisti, costituzionalisti, civilisti e Corti di cassazione il Pd ha perso questo diritto. Ora, con in più la Lorenzetti fuori dai giochi, tutte le forze hanno lo stesso identico diritto ad avanzare la candidatura. E la nostra avrà la stessa dignità di quella del Pd”. E se il Pd prosegue sul percorso delle primarie di partito? “Allora portiamo al tavolo delle trattative un nostro candidato. Che avrà la stessa dignità di quello del Pd”. Stasera intanto la Federazione della sinistra umbra si riunirà e prenderà una decisione. Il nome che circola è quello del sindaco di Gubbio Orfeo Goracci, ma Vinti di nomi non ne fa né li vuole fare: “La Federazione prenderà una decisione unitaria”. “Mi dispiace – aggiunge nel finale Vinti – per gli umbri che debbono assistere a questo spettacolo. Avremmo voluto parlare di reddito sociale, di un piano regionale per il lavoro, delle diverse relazioni che l’Umbria dovrebbe tessere con le altre regioni dell’Italia mediana. E invece bisogna assistere al teatrino senza contenuti di Pd e Pdl”.
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