merloni.jpg
La Segretaria del Circolo Prc Gualdo Tadino Elisa Fratini Il Consigliere comunale Gianluca Graciolini Fiom, Fim e Uilm hanno indetto per il 2 febbraio a Roma una manifestazione nazionale sulla crisi del gruppo elettrodomestico Antonio Merloni. I sindacati esprimono ``la massima preoccupazione per la gravissima situazione del gruppo``, e chiedono al ministero dello Sviluppo economico di ``convocare al piu` presto`` un tavolo con le tre Regioni interessate (Marche, Umbria ed Emilia Romagna) per arrivare finalmente alla stipula di un Accordo di programma, ``concretamente calibrato sulle necessita` dell`A. Merloni e adeguatamente finanziato``. Fiom, Fim e Uil sollecitano un piano che ``attraverso operazioni di cessione, reindustrializzazione e riorganizzazione, assicuri la prosecuzione dell`amministrazione straordinaria e la massima copertura possibile in termini di ammortizzatori sociali``. Secondo i sindacati, solo cosi` si potra` restituire una prospettiva agli oltre 3.000 lavoratori del gruppo (cui vanno aggiunti i 5-6.000 dell`indotto), evitare il rischio di fallimento e garantire un seguito all`amministrazione straordinaria, che scade a maggio. Finalmente è arrivato l'annuncio della convocazione di una manifestazione che secondo Rifondazione Comunista si rendeva oltremodo necessaria dopo gli ulteriori e incomprensibili ritardi nella stipula dell'Accordo di programma. Evidentemente, dopo che per giorni la FIM CISL, in particolar modo, aveva nicchiato nel convocare questa giornata di mobilitazione, il presidio e l'occupazione di uno stabile alla Merloni di Gaifana da una parte di un gruppo di operai ha fatto il resto. Ha svegliato le gerarchie sindacali. Condividi