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Come impone l'importante ricorrenza, oramai consolidata dall'istituzione dieci anni fa del “Giorno della memoria”, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha celebrato al Quirinale il ricordo della Shoah, l'epoca tristemente nota durante la quale 6milioni di ebrei furono sterminati dai nazisti al comando di Adolf Hitler. Alla celebrazione ha partecipato anche il premio nobel per la pace Elie Wiesel, il presidente dell'Unione comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. Napolitano ha premiato le scuole vincitrici del concorso ed ha conferito una medaglia d'oro al merito civile alla memoria della signora Emilia Marinelli Valori, che tra il 1938 e il 1945, a Meolo (Venezia) "a rischio della propria vita offrì sostegno alle forze partigiane e organizzò un'attività clandestina per dare ospitalità e assistenza a molti ebrei e ad altri perseguitati, che riuscì a sottrarre alla deportazione e alla morte". La medaglia è stata ritirata dal figlio, Giancarlo Elia Valori. Ai sopravvissuti nei campi di sterminio sono state conferite altre 80 medaglie. "L'esperienza della Shoah, della deportazione e dello sterminio degli ebrei è una tragica esperienza ancora carica di insegnamenti e di valori - ha detto il capo dello Stato - ringraziando con commozione gli studenti che si sono impegnati ad approfondirne la conoscenza. È motivo di concorso per noi. Noi non chiediamo di meglio per trasmettere il testimone, a nome dello Stato, ai giovani". Scritte antisemite sui muri di Roma Nel frattempo si è sollevato un coro di indignazione per le scritte comparse questa mattina sui muri di Roma. Contro il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici al civico 212, questa notte gli esponenti del movimento di estrema destra Militia hanno sistematicamente tappezzato di scritte con spray nero praticamente su tutta la lunghezza di via Cavour. "Porco judeò" una delle frasi in questione, ma anche riferimenti al sindaco di Roma definito "verme sionista". Le vergognose scritte sono apparse anche in altre vie cittadine. "Olocausto propaganda sionista" e "27-01. Ho perso la memoria" sono le frasi comparse sul muro esterno del museo della Liberazione di via Tasso. Vergate con uno spray di colore nero e accompagnate da svastiche e simboli celtici. "Un gesto vile e vergognoso che va condannato con estrema fermezza - ha ribadito l'Anpi (Associazione nazionale partigiani) - . È nostro compito e dovere richiamare le istituzioni preposte e le forze di polizia ad una vigilanza attiva della struttura, storica e preziosa fucina della memoria, in special modo in occasioni particolarmente 'a rischiò come la giornata di oggi. Non sono più tollerabili - ha sootolineato l'Anpi in una nota - episodi di questa natura che offendono il Paese intero e il sacrificio di chi si è battuto per liberarlo dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista". Condividi