PERUGIA - Giovedì 25 gennaio Luca Telese, giornalista del “Fatto quotidiano” e conduttore televisivo, presenta a Perugia il suo “Qualcuno era comunista”. L’iniziativa, organizzata e coordinata dal capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale Oliviero Dottorini, si terrà presso la sala della Partecipazione del Consiglio regionale. Il 9 novembre 1989 crolla il Muro di Berlino, finisce un mondo. Pochi giorni dopo, il segretario del Pci Achille Occhetto pronuncia, davanti ai partigiani della Bolognina, parole destinate a cambiare per sempre la politica italiana. È l’atto iniziale della fine del più importante partito comunista d’Occidente. Il libro di Telese si inserisce in un evento epocale della nostra storia contemporanea per raccontare anche la 'commedia umana', ancora prima che politica, che ha coinvolto la classe dirigente del Partito comunista italiano, che ha portato al vertice delle nuove formazioni politiche della sinistra gli allora quarantenni, che da venti anni 'monopolizzano' la scena, in un conflitto sempre più interno e sempre meno chiaro agli stessi simpatizzanti. Punteggiato dalle testimonianze dei protagonisti di allora questo libro svela in cosa consisteva la 'diversità' del comunismo italiano, raccontando proprio il momento in cui i suoi valori si avviavano verso un turbolento e, per certi versi, incredibile epilogo. Ma c'è un altro motivo per cui rievocare il terremoto del 1989, vent'anni dopo, ha un senso profondo. Quella storia, infatti, ha lasciato in eredità una sinistra senza identità, incapace di vincere, una classe dirigente bloccata dagli stessi ex quarantenni che pretendevano il ricambio generazionale due decenni prima, un partito che ha mutato nome quattro volte, senza mai cambiare facce. Luca Telese è giornalista parlamentare e conduttore televisivo. Scrive oggi per "il Fatto Quotidiano" ed è autore di altri tre libri: "La lunga Marcia di Sergio Cofferati" (Sperling & Kupfer 2003), "Lula! Storia dell'uomo che vuole cambiare il Brasile e il mondo" (con Oliviero Dottorini, Castelvecchi 2003) e "Cuori neri" (Sperling & Kupfer 2006). Sempre per la Sperling cura la collana "Le radici del presente", che si occupa di raccontare il passato prossimo dell'Italia, “quello che per i giornali è vecchio, per i libri di storia è prematuro e per noi è interessante”. Condividi