Fiori ma anche minacce ed in certi casi tante botte alle donne che li avevano lasciati: tre vicende simili che hanno impegnato gli agenti della volante con indagini conclusesi con la denuncia di tre uomini, due italiani ed un sudamericano, per atti persecutori ed altri reati. Per lo straniero sono anche scattate le manette mentre per uno dei due italiani è stato emesso un provvedimento di divieto di avvicinare la vittima. Sono tre storie di violenze a donne che solo l'intervento della polizia è riuscito ad interrompere. La prima vicenda è quella di una diciottenne perugina selvaggiamente picchiata davanti ad una discoteca a nord di Perugia alle tre di notte dei primi di gennaio. Per questo fatto è stato arrestato un ecuadoregno di 20 anni. In quella occasione - secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori - lo straniero aveva insultato e trascinato fuori dal locale la ragazza. Poi l'aveva sbattuta contro una autovettura, ammaccandone addirittura la carrozzeria, l'aveva scaraventata a terra e presa a calci. Poi era scappato. Era intervenuta la volante e soccorso la ragazza che era stata ricoverata per due giorni in ospedale con trauma cranico e lesioni varie. Dalle indagini era risultato che già nel giugno scorso la vittima della aggressione aveva denunciato il giovane sudamericano, suo fidanzato. E così la polizia è riuscita a ricostruire una storia di violenze che durava da più di un anno ai danni della ragazza che voleva interrompere quel rapporto senza però riuscirci. E' emerso che in più occasioni era stata picchiata e che cercava di nascondere i lividi a parenti ed amiche. Una volta era stata pestata e presa a calci in un garage ed altre volte minacciata anche con un coltello. L' ex fidanzato però le mandava anche messaggi per chiederle scusa e con la richiesta di potere restare soltanto amici. Sulla base del rapporto inviato dalla polizia alla magistratura il gip Giangamboni, su richiesta del pm Petrazzini, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare ora eseguita dalla polizia. Il giovane sudamericano è accusato di atti persecutori, lesioni e violenza sessuale. Il gip Micheli ha invece imposto ad un 55/enne perugino il divieto di avvicinare la ex moglie quarantenne, di un paese dell'Est. Anche lui è stato denunciato dalla polizia per atti persecutori e lesioni. I due erano separati da tempo e l' uomo, secondo l'accusa, la molestava per telefono anche di notte, la minacciava ed in certi casi l'avrebbe anche aggredita. Il terzo denunciato è un quarantunenne perugino che si era innamorato di una italiana con diversi anni più di lui. Secondo l’accusa le aveva anche raccontato un sacco di bugie sulla sua età e professione. Bugie che la donna aveva scoperto e per le quali aveva deciso di interrompere il loro rapporto. A questo punto - secondo quanto accertato dalla polizia - l'innamorato respinto aveva cominciato a tempestarla di telefonate ed a seguirla fino al luogo di lavoro. Per farsi perdonare le aveva inviato un gran mazzo di rose che lei aveva respinto. Allora le aveva fatto recapitare, sempre dove lavorava, una grande torta con dentro un anello. Dono anche questo che era stato respinto ed al quale erano seguite minacce per le quali la donna lo aveva denunciato. Gli agenti della volante hanno bloccato l' innamorato respinto mentre stava cercando di entrare nel luogo dove la donna lavorava. E' stato così anche lui denunciato per atti persecutori. Condividi