CORCIANO (Avi News) - Sono cominciati stamani i lavori per la demolizione dei locali dell’ex discoteca Quasar, nella zona industriale di Ellera di Corciano. Un’area dismessa, dopo la chiusura del locale da ballo, e che tornerà a “vivere” grazie all’impegno della Pac 2000A Conad.
I lavori, a carico della cooperativa umbra, si svolgeranno in due fasi: la prima, quella della demolizione, durerà circa tre giorni, con le ruspe impegnate nell’abbattimento della struttura, mentre per la seconda, quella del recupero dei materiali, saranno necessari almeno tre mesi. “Tutta l’area – ha confermato Danilo Toppetti, direttore generale della Pac - sarà infatti bonificata e messa in sicurezza, in vista del futuro insediamento del nostro punto vendita. I lavori saranno abbastanza brevi, ma soprattutto necessari per rendere più sicura e fruibile l’area, degradata dalla presenza di questa struttura fatiscente. Era diventata, oltre che pericolosa, anche un ricovero per personaggi poco graditi nel territorio. Per questo pensiamo di aver fatto una cosa molto buona per Corciano. Che non finisce qui. Visto che la demolizione è solo l’inizio della rivoluzione che stiamo portando avanti con i nostri partner, con i quali cominceremo un percorso di ricostruzione. Qui, come noto, infatti nascerà un centro commerciale che speriamo possa essere un successo per tutto il territorio”.
Presente all’inizio dei lavori di demolizione anche il sindaco di Corciano, Nadia Ginetti, che ha voluto sottolineare la fiducia riposta nella Pac 2000A Conad “che, siamo sicuri – ha detto - darà la massima attenzione agli accordi presi, che prevedono anche il riassetto della viabilità di tutta l’area commerciale. Infatti, dopo questa prima fase, l’avvio dell’edificazione della struttura commerciale è legato alla sistemazione viaria, a loro carico, al fine di evitare una congestione della viabilità, che nuocerebbe sia ai residenti che allo stesso centro. E, visti proprio gli accordi tra l’amministrazione e la Pac, sono costretta ad esprimere preoccupazione per il disegno di legge in discussione in Regione che introdurrebbe la liberalizzazione delle attività commerciali, medie e grandi, autorizzate con semplice dichiarazione di inizio attività. Così facendo, si metterebbero in difficoltà i Comuni nella pianificazione dell’assetto urbanistico, rendendo impossibile concordare (come invece accaduto in maniera più che positiva con la Pac) gli interventi strutturali necessari per venire incontro alle esigenze di tutta la comunità, legate a viabilità e infrastrutture”.
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