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ORVIETO – Si sarebbe tolto la vita con un colpo di pistola alla tempia l’assistente capo della polizia Sergio Bernardini, il cui corpo senza vita e’ stato trovato stamattina dai colleghi preoccupati perche’ non si era presentato al lavoro. L’agente, 50 anni, avrebbe lasciato un biglietto con la scritta ‘’Ciao a tutti – Sergio’’. Questa mattina, gli uomini di turno nella sala operativa del commissariato, non avendolo visto arrivare al lavoro, hanno provato a contattarlo sulle sue utenze telefoniche. Non ottenendo pero’ alcuna risposta, hanno deciso di inviare una volante a casa sua, nella preoccupazione che potesse essergli capitato qualcosa. Alle 9 gli agenti sono entrati nell’abitazione da una finestra trovandosi davanti il corpo del collega senza vita. Il presumibile orario della morte, secondo quanto stabilito dal medico legale, sarebbe da posizionarsi intorno alla mezzanotte di ieri. Le indagini sul decesso sono affidate ai carabinieri, con il coordinamento del procuratore di Orvieto, intervenuto personalmente sul posto. A casa di Bernardini e’ giunto poco dopo anche il questore di Terni, Domenico Gregori. Forte dolore per la morte dell’agente e’ stata espressa dai colleghi del commissariato e della questura di Terni. L’assistente capo era assegnato al settore controllo del territorio, dove svolgeva servizio come poliziotto di quartiere, operatore di volante nonché della sala operativa. Sovente era impiegato nei servizi di ordine pubblico, l’ultimo dei quali ieri, quando era stato impiegato nei servizi connessi alla rimozione della bomba della seconda guerra mondiale fatta brillare nei pressi di Orvieto. Un episodio viene ricordato dai colleghi per far capire la sua grande umanità. Nel corso del servizio svolto presso un punto di chiusura della zona interessata al brillamento, vicino alla macchina di servizio si trovava un signore anziano che, abitando in una della case limitrofe, ma non interessate dalla zona di chiusura, attendeva sul posto a bordo della sua “apetta” che le operazioni fossero concluse. Con enorme spirito di umanità, Bernardini lo ha fatto accomodare all’interno della autovettura per farlo riscaldare. Sempre nel corso del servizio di ieri, ha regalato a uno dei militari impiegati nelle operazioni di disinnesco un pacchetto di sigarette, poiché il militare le aveva finite, dicendogli testualmente: “Non ti preoccupare che ne ho un altro pacchetto intero”. Condividi