di
Daniele Orlandi
Il solito Perugia senza nerbo perde l’ottava partita in trasferta e compromette forse irrimediabilmente la prospettiva di arrivare ai play off. Troppo poco sul campo, e troppo ripetitivo l’andazzo per nutrire ambizioni del genere.
La partita è stata equilibrata, e forse la sconfitta non del tutto meritata. Non manca qualche attenuante di giornata (per esempio l’infortunio di Zoppetti) ma una squadra il cui direttore sportivo aveva giustamente detto, in settimana, che erano finiti i bonus e occorreva ora vincere almeno nove delle tredici partite restanti, non può uscire sconfitta alla prima prova, senza aver intensamente provato a giocare per i tre punti.
Siccome il dato si ripete invariabilmente da inizio stagione, è evidente che a questa squadra manca qualcosa, sul piano tecnico e anche su quello della personalità. La società sta cercando di rimediare col mercato di gennaio ma la sconfitta odierna, il modo in cui è venuta, i risultati delle altre e la classifica diventata ora mediocre, rendono i play off un obiettivo matematicamente difficile e, sul piano del gioco, davvero improbabile.
Tanto che tra i tifosi e gli addetti ai lavori, viste le difficoltà economiche certificate negli ultimi giorni dalla notizia del secondo deferimento stagionale per ritardato versamento degli f24, e del resto pubblicamente ammesse dal presidente Covarelli, si comincia a ragionare cosa davvero convenga di più al Perugia.
L’alternativa è tra lo svenarsi sul mercato per mirare ad una promozione francamente divenuta difficilissima, per quel che si è visto finora; o l’approfittare degli ultimi scampoli di mercato per piazzare i pezzi migliori, ridurre le spese, puntare ad una chiusura della stagione senza infamia e senza lode, in attesa che qualcosa di meglio possa maturare per l’anno prossimo, sul piano societario e, poi, su quello tecnico calcistico.
Un ragionamento forse prematuro, ma pieno di buon senso. Comunque, certo, un’alternativa deprimente per un ambiente da anni in attesa di riscosse e rinascite sempre annunciate ma puntualmente andate deluse. Però i termini del ragionamento, adesso,non possono che essere questi. La società è chiamata ad essere chiara nei comportamenti e nelle dichiarazioni, dicendo apertamente se la situazione è tale già da porre questa alternativa drastica e, nel caso, quale è la strada che si intende imboccare. Tutto potrebbero sopportare i tifosi, persino un'altra annata anonima in terza serie, meno che nuovi equivoci e illusioni infondate.
C’è un buon lavoro, il cui merito va riconosciuto a Marcaccio, che sarebbe bene non disperdere a fine stagione, e che ha creato a Perugia un gruppo coeso e tecnicamente non disprezzabile. Ma il discorso vale esclusivamente se questa società avrà la capacità di affrontare un’eventuale altro anno in Prima Divisione sapendo mirare in alto senza errori e tentennamenti e, soprattutto, con i mezzi necessari.
Diversamente, a meno di interventi di terzi ad oggi tanto favoleggiati dai tifosi più sognatori, quanto inesistenti, il buio e le paure avrebbero ogni diritto di manifestarsi.
Peccato che quanto di buono ha costruito il ds, non sia bastato per alcune carenze di organico che, si sapeva, si sarebbe cercato di colmare al mercato di gennaio; e anche per la scelte tecniche di Pagliari (peraltro non sconfessate da Zaffaroni) che non ha saputo dare alcun valore aggiunto al potenziale tecnico a disposizione (mediamente non eccelso, ma con alcune individualità non disprezzabili) perpetuando alcuni limiti (il centrocampo in inferiorità; le fasce asfittiche a causa dei laterali di difesa “bloccati”, etc.) che hanno connotato il Perugia come un’incompiuta.
Il pessimismo della ragione ha, stasera, la meglio su ogni ragionevole speranza. Ma il calcio è imprevedibile, il calciomercato non è ancora finito e, chissà, qualcuna delle tante voci sul rafforzamento societario (attraverso innesti o cambi radicali nella compagine) potrebbe inverarsi…In tempi di magre, è lecito aggrapparsi anche ai luoghi comuni e rifugiarsi nei fumi dei sogni.
ALESSANDRIA: SERVILI CIANCIO GHOSHE (PUCINO) SOTTIL SIGNORINI (CAMMAROTO) BRIANO (DAMONTE) FANTINI BUGLIO MATEOS-APARICIO ARTICO RODRIGUEZ, ALL.BUGLIO
PERUGIA:BENASSI ZOPPETTI (ACCURSI ) LACRIMINI GATTI (PERRA ) TACCUCCI PAGANI ERCOLANO MENASSI CAZZOLA BONDI MARTINI (DOCENTE), ALL. BUZZI-ZAFFARONI
MARCATORE:MATEOS APARICIO ALL’82’
ARBITRO: AURELIANO DI BOLOGNA
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