di Marco Casavecchia
A nostro modesto avviso, sarebbe opportuno che la società prendesse in seria considerazione la possibilità di cedere la squadra a qualcuno con più soldi ed idee. Ci dispiace per Covarelli, che ha investito risorse personali e passione, ma purtroppo per lui, le cose non sono andate per il verso giusto. La stagione è finita, le avversarie corrono ed anche se qualcuna di loro ogni tanto inciampa, è difficile pensare che cadano tutte insieme e ci consentano di recuperare la zona play off. Inoltre, Alessandria e Lumezzane ci proveranno anche loro, senza affanno, sapendo che tutto ciò che dovesse venire in più di un bel campionato, sarebbe tanto di guadagnato.
Non così per il Grifo, i cui tifosi, ormai, esasperati dopo cinque anni di C, affranti perché consapevoli di dover assistere (ben che vada) ad un altro anno d’inferno, imbufaliti (giustamente) per l’incapacità della società di azzeccarne una, anche per sbaglio, preoccupati per la possibile penalizzazione, che potrebbe arrivare dopo l’ennesimo ritardato pagamento dei contributi, non ne possono più di Covarelli e dei suoi collaboratori.
Anche noi, pazienti e tolleranti fino a alienarci molte simpatie, forse più disponibili a comprendere gli errori altrui (per deformazione professionale o per l’età matura che è prodiga di consigli) dobbiamo prendere atto che nessuna novità, di mercato o di conduzione tecnica, potrebbe avere un senso e risultare significativa. L’unica cosa che può ormai fare la dirigenza, crediamo, sia quella di tirare le somme ed ammettere, dopo due stagioni (visto che anche la seconda sembra bruciata), che il tentativo di riportare il Grifo in alto, è fallito, quindi prendere in considerazione l’ipotesi di cedere la società, prima che le cose precipitino e che si rischi la fine del Pisa o della Lucchese. Idea ormai condivisa da molti, forse da tutti coloro i quali hanno il Grifo nel cuore, è che l'era Covarelli sia finita prima ancora di cominciare; del resto lo stesso presidente si sente solo, senza la collaborazione da parte di altri imprenditori, senza aiuti e con rapporti un po' freddini con l'amministrazione comunale.
Speriamo che il Perugia stia concretamente a cuore a qualcuno, che ci sia veramente un imprenditore o un gruppo di persone in attesa di un segnale da parte di Covarelli, speriamo che non si arrivi al punto di dover ringraziare chi dovesse arrivare per recuperare il relitto sul fondo del mare, magari passando per salvatore della patria, dopo che si è attesa la fine del capitano, affondato con la nave, per sua negligenza o inettitudine, ma dopo aver sacrificato anche i passeggeri (leggi tifosi), che non hanno colpe della presenza degli iceberg sulla rotta del Grifo, ne hanno mai praticato buchi sul fondo dello scafo.
Buon Grifo a tutti, se volete.
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