di Daniele Bovi
Al Moccagatta non si passa. Dopo la batosta arrivata sul fronte societario con il secondo deferimento in pochi mesi per mancati pagamenti di Irpef e Enpals, arriva quella sul campo dell’Alessandria, che se non significa l’addio al sogno play off di certo non aiuta l’undici del duplex Buzzi-Zaffaroni. A punire il Perugia ci ha pensato Mateos al 37esimo del secondo tempo che la butta dentro di testa su cross di Fantini arrivato dopo lo slalom sulla destra di Rodriguez. Là davanti intanto, a parte Cremonese e Novara che fanno un campionato a parte, il Benevento firma una rimonta pazzesca in casa della Pro Patria vincendo per 4-3, il Varese vince per 2-1 sul Pergocrema mentre a tenere vivi i sogni di gloria del Perugia ci pensa l’Arezzo che soccombe in casa del Sorrento per 3-2. Dati questi risultati, il quinto posto (occupato ora dall’Arezzo che però mercoledì recupererà il match in casa con il Lumezzane) si allontana di un altro punto mentre proprio l’Alessandria acchiappa il Perugia e il Lumezzane scavalca i Grifoni sbancando Foligno per 1-0.
PAOLO GUIDENTI, DS ALESSANDRIA “Abbiamo fatto dal primo al 90° una ottima partita, l’Alessandria ha cercato di imporsi in tutti i modi. Una partita per la verità preparata in modo ottimo e che finisce con un risultato che premia tutti, dallo staff ai giocatori. Una vittoria importante di fronte ad un pubblico stupendo e, fra l’altro, sotto la nuova curva nord. Questa classifica è frutto di lavoro, impegno e umiltà dei ragazzi. Ora non ci poniamo limiti ma rimaniamo con i piedi per terra. Davanti abbiamo squadre che sanno il fatto loro. Ricordiamoci che oggi giocavamo con una squadra accreditata alla vittoria finale. Dove possiamo arrivare? Pensiamo per la prima cosa alla salvezza matematica”.
FRANCESCO BUGLIO, TECNICO ALESSANDRIA “E’ una vittoria importante con una grande prestazione di fronte ai nostri tifosi. Abbiamo inaugurato la curva davvero nel migliore dei modi contro una grande squadra: fondamentali i tifosi, sono davvero loro il dodicesimo uomo in campo. La chiave tattica della partita? Dovevamo vincere la partita dove loro non facevano raddoppi, e poi nella fase di possesso siamo stati bravissimi a non dargli spazio, così come nella fase di non possesso. In qualsiasi momento, presi singolarmente, i giocatori del Perugia possono vincere con tutti. Docente? Grande acquisto, io lo vorrei sempre dalla mia parte. Ora il nostro è un gruppo cresciuto molto anche per quanto riguarda autostima e convinzione ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso: la salvezza. Ora questa settimana bisognerà riprendere il ‘bastone’ perché altrimenti si può perdere la barra dopo una prestazione come questa. Perché ero arrabbiato alla fine? Perché buttavamo via la palla. Guardando le cassette del Perugia abbiamo visto quante partite hanno risolto al 95esimo, e non volevo che accadesse anche con noi”.
MARCO ZAFFARONI, TECNICO DEL PERUGIA “Il primo tempo meritavamo più noi che abbiamo avuto due grandi occasioni: la prima però l’abbiamo sbagliata, la seconda è stato bravo il loro portiere. Il secondo tempo è stato meno bello da parte di tutte e due le squadre. Sembrava un pareggio scritto, poi è arrivato il gol: nel finale abbiamo avuto una occasione con Docente ma l’ha fallita. Credo, tutto sommato, che sia una punizione pesante per il Perugia. Dopo l’infortunio di Zoppetti, che ha riportato una distorsione al ginocchio per anche Gatti si è fatto male. L’uscita di Zoppetti ha complicato tutto perché Docente doveva giocare oltre mezz’ora mentre ha giocato solo una decina di minuti. L’Alessandria non ha fatto nulla di particolare nel secondo tempo, comunque in qualche modo quella palla del gol è passata. Ripeto, è stata una punizione pesante”.
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