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PERUGIA – “Con il disegno di legge sulla liberalizzazione dei servizi, la Regione Umbria non opera nessuna forzatura, ma recepisce la Direttiva servizi dell’Unione Europea, introducendo comunque norme più cogenti di carattere qualitativo capaci di garantire un nuovo governo del settore commerciale”. Lo sottolinea l’assessore regionale al Commercio Mario Giovannetti, in merito alla posizione espressa al riguardo dalle organizzazioni sindacali. “Lo dimostrano – spiega - le scelte contenute nel disegno di legge per cui criteri regionali e criteri comunali applicativi disciplineranno il rilascio delle autorizzazioni secondo i principi europei e non in modo indiscriminato. Per quanto riguarda le medie e grandi strutture di vendita è stato messo a punto con precisione il meccanismo delle Conferenze di servizi la cui conclusione avverrà in base a questi criteri”. “Per quanto riguarda l’apertura e chiusura dei negozi, per gli orari infatti non cambia nulla – prosegue Giovannetti - le norme attualmente in vigore in Umbria sono state oggetto di una precisa segnalazione dell’Antitrust, alla quale la Regione si è opposta, ma che non può essere ignorata, specie in tema di obbligatorietà delle chiusure compensative”. “Il sistema di individuazione delle zone turistiche attualmente in vigore – dice Giovannetti - che era farraginoso, ora viene semplificato e reso, anzi, di più ampio respiro con l’istituzione della Conferenza dei servizi tra Comune, Provincia e Regione proprio per decidere con criteri oggettivi”. “La concertazione non è affatto eliminata – sottolinea poi - anzi è codificata nella legge (art. 5 quater) non solo in materia di orari, ma per tutti gli atti di programmazione in capo alla Regione e al Comune. Viene mantenuto l’incontro annuale per la determinazione del calendario delle aperture e delle chiusure per ciascun Comune, con la partecipazione di tutti i soggetti sociali interessati, tra cui naturalmente i sindacati dei lavoratori”. “La decisione finale in capo al Sindaco, che ha questo potere per una norma generale del testo unico degli enti locali – rileva ancora Giovannetti - è peraltro prevista già nella legislazione attuale; con le nuove norme viene solo estesa ad alcune delle festività speciali. Del resto, l’esperienza ha dimostrato l’inopportunità del potere di veto”. “La Regione Umbria - conclude infine l’assessore - resta comunque disponibile a un confronto di merito, attendendo proposte nel comune spirito di tutelare il consumatore, attraverso l’efficienza del commercio, ma nel rispetto dei diritti dei lavoratori”. Condividi