Si è tenuta venerdì mattina, la quinta assemblea dell’Associazione Regionale delle cooperative di servizi dell’Umbria. Momento importante di analisi e di confronto sulla situazione attuale (dentro la crisi) e sulle prospettive economiche e sociali del settore cooperativo. L’assemblea, chiamata al rinnovo degli organismi dirigenti, non poteva non produrre, come ha evidenziato nella sua relazione il presidente di Arcst/Legacoop Umbria Adriano Padiglioni, un'analisi economica e sociale ed una riflessione sullo stato delle imprese cooperative del settore dei servizi in rapporto alla crisi generale e all’economia regionale.
Nel corso della mattinata sono stati presentati i risultati economici aggregati della cooperazione dei servizi e gli andamenti settoriali del 2009 (valore della produzione, risultato d’esercizio, investimenti, livello d’indebitamento, occupazione). Si tratta di dati importanti che danno la lettura dell’andamento economico delle cooperative nell’anno della crisi, il 2009, appunto.
“La recessione - ha sottolineato il presidente Padiglioni – deve essere un’occasione per trasformare il sistema produttivo in modo da poter affrontare i nuovi scenari, macro e microeconomici, a cui ci troveremo di fronte a crisi terminata”.
Come si legge dai dati, ad oggi le imprese cooperative hanno avuto un impatto con la crisi molto contenuto, grazie alle loro specificità: il patrimonio accumulato e destinato a riserve indivisibili ha messo le imprese cooperative al riparo dagli effetti negativi della contrazione del credito e della liquidità, conseguente alla crisi finanziaria. L’intangibilità delle riserve e del patrimonio è stato il presupposto fondamentale per garantire la continuità e la stabilità dell’impresa e dei posti di lavoro, e per soddisfare allo stesso tempo il patto intergenerazionale, uno dei principi fondanti della cooperazione.
È evidente che se la fase recessiva dovesse permanere, anche per molte cooperative si porrebbe l’esigenza di assumere decisioni di riorganizzazione e di riforme. Per questo occorre definire sia gli strumenti utili per fronteggiare la crisi, sia le azioni di innovazione che facciano trovare le imprese preparate per il nuovo contesto che verrà. Restano i soliti problemi: il ritardo dei pagamenti degli enti locali e delle Asl e le procedure di affidamento dei servizi tendenti frequentemente al massimo ribasso.
I risultati del 2009
I dati evidenziano che il valore della produzione aggregato delle cooperative di servizi nel 2009 ha fatto registrare un incremento di oltre 7 milioni di euro (+2%) passando da 357 a 364 milioni di €. Nel 2009 il valore della produzione è positivo anche se si registra una frenata nel tasso di crescita del valore della produzione aggregato. Infatti nel 2007-2008 il valore è cresciuto del 16% (con un incremento medio annuo dell’8%) mentre l'aumento previsto per il 2009 è pari al 2%
Gli ambiti più colpiti sono quelli che si rivolgono al consumatore finale (su tutti il settore turistico) ed il settore dei servizi alla produzione.
Il risultato di esercizio aggregato risulta essere positivo, con un valore pari a 971 mila euro. Si conferma però la tendenza alla riduzione di esercizio. Sul fronte dell’occupazione le cooperative di servizi dell’Umbria confermano la crescita, nel 2009 gli occupati hanno raggiunto le 10 mila unità, con un incremento del 4% rispetto al 2008.
Il 2010
Per quanto riguarda il valore della produzione ed il risultato di esercizio le aspettative per il 2010 sembrano confermare l’andamento del 2009. L’86% delle cooperative prevede un valore della produzione uguale o maggiore a quello del 2009, mentre il 73% delle cooperative stima che il risultato di esercizio del 2010 sarà maggiore o uguale a quello del 2009.
Le richieste al futuro governo regionale
Dopo l’approvazione del Piano sociale regionale, non si può non sottolineare la preoccupazione di fronte all’avanzare di un'idea di welfare che privilegia i trasferimenti monetari a discapito dei servizi. “Chiediamo - puntualizza Adriano Padiglioni - l’avvio di una reale concertazione sui Piani di zona per co-progettare insieme a tutti gli attori il welfare regionale. E che con l’approvazione del bilancio 2010 si riguardi il recupero del ritardo dei pagamenti.
Forte la richiesta alla prossima legislatura regionale dell’esigenza di una Legge Regionale per la fornitura dei servizi, e una riforma dei servizi pubblici locali, nel rispetto della direttiva comunitaria e della legislazione nazionale, in una logica di legislazione concorrente.
E' stato presentato infine, nel corso della mattinata, il quinto rapporto Sociale di Sistema e i primi risultati sulla ricerca avviata sulla cooperazione sociale di tipo A, con l’obiettivo di studiare il settore e individuare nuovi mercati e opportunità.
All’Assemblea sono intervenuti:
Adriano Padiglioni - Presidente Arcst/ Legacoop Umbria
Andrea Cernicchi – assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali del Comune di Perugia
Maria Prodi – assessore all’Istruzione alla Politiche del Lavoro della Regione Umbria
Ferdinando Palanti - Presidenza Ancst
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