PERUGIA - Si chiama “Orgoglio biancorosso, la maglia della storia” il progetto vincitore del concorso “Disegna tu la maglia dei grifoni” che è stato presentato oggi nella sala convegni dell’hotel “La Rosetta”, dal presidente del Perugia calcio, Leonardo Covarelli.
Ideatori di quella che verosimilmente sarà la prossima divisa del club perugino (conferme su tempi e modalità di realizzazione saranno resi noti nei prossimi mesi dallo sponsor tecnico della squadra) sono stati Paolo Belardi, docente della facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Perugia, e la sua “equipe” del Dipartimento di ingegneria civile ed ambientale, con la collaborazione di Maurizio Scortecci, ex dirigente dell’azienda perugina “Ellesse”.
Al centro della maglia rossa con bordi bianchi, una rivisitazione di quella storica indossata anche da Renato Curi, sarà impressa una “texture” riportante i nomi dei 250 migliori giocatori del club. Nomi che verranno presumibilmente scelti, secondo quanto affermato dallo stesso Belardi, dai tifosi biancorossi tramite un apposito referendum.
All’incontro di premiazione, presenti anche gli assessori allo sport del Comune di Perugia e della Regione Umbria, Ilio Liberati e Silvano Rometti, che hanno espresso soddisfazione per quanto realizzato dall’ingegnere Belardi e dalla sua squadra. “L’idea è quella di creare un effetto simile a quello comunemente ottenuto con losanghe di rombi o linee verticali ed orizzontali – ha dichiarato Belardi – che non consenta di vedere i nomi impressi sul tessuto se non da distanza ravvicinata”.
L’obiettivo dichiarato dagli ideatori è in sostanza “quello di ‘responsabilizzare’ i grifoni, ricordando loro la gloriosa storia del club perugino, ma anche quello di ‘intimorire’ gli avversari che di volta in volta, nel corso dei 90 minuti, si troveranno a leggere nomi come Nakata, Materazzi, Rapaijc, Sollier o Renato Curi”.
“Il calcio è fatto di passione – ha poi sottolineato Silvano Rometti – e credo che il progetto presentato dall’equipe dell’ingegner Belardi sposi appieno questa logica”. “Solleciteremo lo sponsor tecnico a realizzare quanto prima queste nuove divise – ha infine concluso Leonardo Covarelli – e speriamo che riesca a farlo apportando il minor numero possibile di modifiche al progetto che abbiamo presentato qui oggi”.
"Nell’era della globalizzazione - è stato detto -, le divise che hanno fatto la storia del calcio vengono considerate quasi dei reperti archeologici. Eppure sono proprio quei simboli anacronistici (icone di un passato in realtà mai dimenticato) a essere riesumati dai tifosi quando vogliono indossare (e celebrare) i colori della squadra del cuore".
Per questo la proposta della Società per la nuova divisa del Perugia, pur senza rinunciare all’utilizzo di materiali e di tecniche tra i più avanzati (dal poliestere alla stampa a caldo), rievoca le linee essenziali della mitica maglia di Renato Curi (rifuggendo qualsiasi bizzarria stilistica) e recupera il colore acceso della maglia indossata da Sandro Tovalieri nell’epico spareggio di Reggio Emilia (ripudiando quello annacquato dalle esigenze televisive). Ma soprattutto la nuova maglia, oltre a sfoggiare sul cuore lo stemma del grifo rampante, porta impressa, sul petto, una trama disegnata in forma di corazza e composta con i nomi dei 250 calciatori che, negli ultimi anni, l’hanno più onorata (elenco che, in caso di effettiva realizzazione, andrebbe stilato, come abbiamo detto, a seguito di apposito referendum tra i tifosi). Nomi che hanno reso la maglia del Perugia leggendaria: pressoché impercettibili dagli spalti, ma perfettamente leggibili dagli avversari e da chi non può non indossarla con orgoglio”.
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