'Sono sconcertato''. Così il pm perugino Giuliano Mignini ha commentato la sentenza con cui il tribunale di Firenze lo ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per abuso di ufficio. La condanna si riferisce ad alcune indagini che il pm, insieme al poliziotto Michele Giuttari - condannato a un anno e mezzo -, hanno svolto su alcuni giornalisti e funzionari delle forze dell'ordine, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del medico perugino Francesco Narducci, collegata alle vicende del mostro (
http://www.umbrialeft.it/node/30017).
Mignini è stato titolare dell'inchiesta sulla morte della studentessa inglese Meredith Kercher. A chi gli chiedeva se la sentenza di oggi possa gettare un'ombra sul lavoro svolto riguardo il caso Meredith, Mignini ha risposto ricordando che a Perugia ''ci sono stati giudici che hanno giudicato sul caso Meredith. La sentenza di oggi, invece, riguarda me''.
Il difensore di Mignini, Mauro Ronco, spiega che ''Giuttari e Mignini sono stati assolti dalla parte principale del processo e, di fatto, questo smentisce tutto l'impianto accusatorio''. A chi gli chiedeva se l'interdizione dai pubblici uffici - come pena accessoria - possa avere effetti sulla professione di Mignini, Ronco ha ricordato che ''ovviamente, la pena è sospesa per la condizionale e questo vale anche per l'interdizione''.
Il pm fiorentino titolare delle indagini, Luca Turco, aveva chiesto condanne a 10 mesi per Mignini e a due anni e mezzo per Giuttari. Secondo la procura di Firenze, Giuttari e Mignini avrebbero svolto indagini illecite - con intercettazioni o con l'apertura di fascicoli - su alcuni funzionari di polizia (come l'ex questore di Firenze Giuseppe De Donno e l'ex direttore dell'ufficio relazione esterne Roberto Sgalla) e giornalisti (come Vincenzo Tessandori, Gennaro De Stefano e Roberto Fiasconaro) con intento punitivo o per condizionarli nel loro lavoro, perché avrebbero tenuto atteggiamenti critici riguardo il comportamento di Giuttari con la stampa o riguardo l'inchiesta sulla morte del medico perugino Francesco Narducci.
Mignini e Giuttari sono stati invece assolti ''perché il fatto non sussiste'' dall'accusa di abuso di ufficio (e Mignini anche di favoreggiamento nei confronti di Giuttari), relativa ad accertamenti 'paralleli' a quelli della procura di Genova, che stava indagando Giuttari per falso, in merito a una sua registrazione di un colloquio fra lui e il pm fiorentino Paolo Canessa. All'epoca Giuttari era a capo del Gides, mentre Canessa coordinava la parte toscana dell'inchiesta sul mostro di
Firenze.
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22/01/10
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