MASSA MARTANA - Oggi, 22 gennaio, alle ore 16.15, la posa della prima pietra del Polo energetico per la produzione di energia da fonti rinnovabili di Villa Sanfaustino, a Massa Martana. Un’opera imponente, che prevede un investimento complessivo - tra finanziamento pubblico e privato - di 72.585.766,22 euro (di cui 21.137.295,22 euro pari al 29,12% da risorse pubbliche e 51.448.471,00 euro (70,88%) dai privati).
«Il progetto, i cui protagonisti sono il Consorzio “Flaminia Vetus” (i Comuni di Massa Martana e Giano dell’Umbria, più Sviluppumbria), Umbria Faber srl, Acea, Amu, Angelantoni Industrie e la sua controllata Archimede Solar Energy (ASE) e la Siemens Renewable Energies», spiega il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, che oggi pomeriggio inaugurerà l’opera insieme all’assessore regionale alle Attività Produttive, Mario Giovannetti, «prevede una ricaduta occupazionale di 244 persone tra dirigenti, impiegati ed operai».
Il polo energetico di Massa Martana, per le dimensioni dell’opera e i molti soggetti che vi opereranno (il nuovo stabilimento delle Angelantoni Industrie, la centrale cogenerativa dell’Umbrias Faber srl e altri soggetti privati) sarà una vera e propria “cittadella dell’energia pulita”, unica in Italia.
L’area in cui il nuovo Polo energetico “verde” sorgerà è strategica: decentrata rispetto al centro abitato di Massa Martana, nelle immediate vicinanze della superstrada E45 e della Ferrovia centrale umbra. La superficie interessata dai lavori è di 85.269 metri quadrati. Su di essa sorgeranno 600 metri lineari di specchi solari.
Il progetto prevede la costruzione di una centrale solare sperimentale, affiancata dal campo solare del Consorzio “Flaminia Vetus”, il cui braccio operativo sarà il Consorzio Solare XXI (potenza della centrale: circa 2,3 MW termici ed energia elettrica di circa 0,5 MW in media tensione, da immettere nella rete nazionale).
Inoltre:
- la realizzazione di una centrale cogenerativa dell’Umbrias Faber srl (di oltre 2mila metri quadrati), alimentata a biomasse lignocellulosiche vergini di origine agroforestale (potenza termica: circa 10MW ed energia elettrica, da immettere nella rete nazionale);
- la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di tubi ricevitori solari, da utilizzarsi nelle centrali solari termodinamiche e relativa palazzina uffici dell’Angelantoni Industrie e del Gruppo Siemens, per una superficie coperta complessiva di oltre 11 mila metri quadrati;
- la realizzazione di un’impianto dell’Umbrias Faber Srl per la produzione di biocombustibile addensato (pellet, cialde, ecc.) proveniente dalla miscela di coltivazioni - arboree ed erbacee (pioppo, sorgo da fibra, potature viti, olivi, frutteti, verde pubblico dei Comuni) – o dalla manutenzione di boschi. Più i relativi uffici, per quasi 2 mila metri quadrati di superficie.
- la realizzazione di una struttura riservata a chi effettuerà la manutenzione dell’intero Polo energetico, per una superficie di quasi 500 metri quadrati.
- la costruzione di un centro congressi e di un centro per la formazione gestito dal Consorzio Flaminia Vetus, per una superficie di circa 650 metri quadrati.
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