ROMA - Nel 2010 l'espansione dell'economia di Eurolandia avrà un "ritmo moderato" e il "processo di recupero risulterà probabilmente discontinuo". E' quanto si legge nel Bollettino della Banca Centrale Europea secondo cui
"la disoccupazione nell'area dell'euro dovrebbe seguitare ad aumentare in certa misura". La Bce ricorda poi che alcuni fattori che sostengono la crescita hanno "carattere temporaneo" e "le prospettive restano soggette a incertezza".
SGRAVI FISCALI SOLO CON RISANAMENTO CONTI PUBBLICI - "Gli sgravi fiscali andrebbero considerati soltanto nel medio periodo, una volta che i paesi avranno recuperato un sufficiente margine di manovra nei bilanci": è l'avvertimento lanciato dalla Bce nel Bollettino di gennaio nel quale ricorda che i governi di molti paesi dell'area euro devono far fronte a "squilibri di bilancio notevoli e in netto incrementò". La Bce esorta i governi "a decidere e attuare tempestivamente strategie di uscita dalle misure di stimolo e strategie di riequilibrio dei conti che siano ambiziose, fondate su ipotesi di crescita realistiche e incentrate soprattutto sulla riforma della spesa". Francoforte ammette inoltre che "l'attuale impegno dei governi ad avviare il processo di risanamento al più tardi nel 2011, spingendosi ben oltre il parametro dello 0,5% del Pil all'anno in termini strutturali, rappresenta il requisito minimo per tutti i paesi dell'area dell'euro". Secondo la Bce, inoltre, il successo delle strategie di riequilibrio dei conti "dipenderà essenzialmente anche dall'esistenza di norme di bilancio e istituzioni nazionali adeguate e richiederà trasparenza delle procedure di bilancio, nonché statistiche di finanza pubblica complete e affidabili".
INFLAZIONE EUROZONA ALL'1% NEL BREVE PERIODO - L'Inflazione della zona euro "dovrebbe attestarsi intorno all'1% nel breve periodo". E' quanto prevede la Bce nel Bollettino di gennaio nel quale sottolinea che successivamente ci si attende che resti moderata. "Le aspettative di inflazione a medio-lungo termine - precisa ancora la Banca Centrale Europea - permangono saldamente ancorate in linea con l'obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere l'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo". Francoforte sottolinea che i rischi per queste prospettive restano sostanzialmente equilibrati e connessi all'evoluzione dell'attività economica e dei prezzi delle materie prime. "Gli incrementi dell'imposizione indiretta e dei prezzi amministrati - aggiunge - potrebbero inoltre superare le aspettative correnti, data l'esigenza di risanare i conti pubblici nei prossimi anni".
BANCHE RAFFORZINO PATRIMONI PER ASSICURARE CREDITO - Le banche europee hanno proseguito gli interventi di ridimensionamento dei propri bilanci complessivi ma "continua a rappresentare una sfida adeguare le dimensioni e la struttura dei bilanci assicurando la disponibilità del credito al settore non finanziario". E' la raccomandazione della Bce che nel Bollettino di gennaio aggiunge: "per raccogliere tale sfida le banche, grazie al miglioramento delle condizioni di finanziamento, dovrebbero rafforzare ulteriormente la propria componente patrimoniale e, ove necessario, dovrebbero sfruttare appieno le misure di sostegno pubblico a favore della ricapitalizzazione".
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