ettimo suicidio nelle carceri italiane dall'inizio dell'anno: Ivano Volpi, detenuto italiano di 29 anni, si è impiccato nel reparto infermeria del carcere di Spoleto. L'uomo - secondo quanto si è appreso – era stato arrestato sabato scorso dai carabinieri a Norcia dopo avere aggredito i suoi familiari e gli stessi militari. Lesioni, violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale i reati contestati. In particolare - secondo quanto accertato dagli investigatori - il giovane, risultato già inquisito in passato, si era avventato contro i genitori con un coltello nella loro casa di Norcia. Erano stati chiamati i carabinieri ma Volpi si era scagliato anche contro di loro. Uno dei militari era stato anche leggermente ferito. Di qui il suo arresto e il trasferimento nel carcere di Spoleto. Secondo le prime informazioni, Volpi, con precedenti penali, sarebbe stato processato per direttissima e poi trasferito nel carcere di Spoleto. Nel giro di 20 giorni, dunque, sono già sette i detenuti che hanno deciso di farla finita nelle sovraffollate carceri italiane per il quale la settimana scorsa il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza. Proprio ieri presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria si e' tenuta una riunione, presieduta dal capo del Dap, Franco Ionta, con all'ordine del giorno il rischio suicidi nelle carceri italiane. Nel corso della riunione - si è inoltre appreso – si è deciso di impartire a breve delle direttive affinché si possa offrire maggiore assistenza psicologica ai detenuti che ricevono in carcere notizie negative quali, ad esempio, malattie di familiari, separazioni matrimoniali, oppure condanne definitive. Sul suicidio di oggi sono intervenuti il senatore del Pd Ferrante e Valter Verini. Per leggere clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/29919 Condividi