di Daniele Bovi “O il Pd tira fuori un nome ‘condiviso’ che mi sfidi alle primarie entro 48 ore oppure io sono il candidato del Pd per le prossime regionali”. A 24 ore dalla conferenza stampa di ieri di Mauro Agostini (per leggere clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/29817) la casella dello sfidante del senatore alle primarie è ancora vuota. A dirla tutta all’interno del Pd non sono d’accordo neanche sull’interpretazione di statuto e regolamenti. Una questione intricatissima che ha raccontato Umbrialeft in questi giorni. In sostanza, c’è chi dice (il senatore Ceccanti) che se Agostini rimane l’unico candidato le primarie non si fanno e il veltroniano diventa automaticamente il candidato presidente. Dall’altra (vedi Rossi ad esempio) c’è chi risponde manco per idea: se Agostini rimane da solo venga in assemblea regionale e si cerchi il 51% dei sì dei delegati. Il Pd umbro, dunque, non è d’accordo né su chi candidare né sulle regole. Insomma, siamo d’accordo su tutto basta che non si parli di politica. A dire la verità però, secondo rumors, una parte dei bersaniani c’ha provato eccome a riempire la casella dello sfidante. E c’ha provato con il nome dell’ex sindaco di Todi Catiuscia Marini. L’attuale membro della segreteria nazionale, però, avrebbe opposto il gran rifiuto. Intanto intorno all’ora di pranzo, cioè poco dopo la conclusione della seduta di oggi del Consiglio regionale, il segretario Bottini si è infilato in macchina alla volta di Roma. Con lui pure il capogruppo in Consiglio regionale Rossi. Nel tardo pomeriggio infatti è previsto un summit con Maurizio Migliavacca (coordinatore della segreteria nazionale) e con il segretario Bersani. Un appuntamento decisivo dove potrebbero essere presi in considerazione vari scenari. Da quello istituzionale, che vede una possibile candidatura di Bottini, fino ad una figura di mediazione da ricercare all’interno di Area democratica. Dando uno sguardo allo scacchiere nazionale infatti si vede come i franceschiniani siano rimasti all’asciutto in termini di candidati presidente. Un nome non troppo indigesto insomma potrebbe spuntare pure da lì. Molto, dunque, dipenderà da quanto si diranno oggi pomeriggio. Sul piano del programma invece, come scritto oggi da Umbrialeft, il segretario Bottini ha deciso di convocare il tavolo della coalizione per domani alle 12.30. Un tavolo, però, al quale mancherà la gamba italvalorista. Dopo un giro di telefonate Tra Brutti e Orlando infatti l’Idv ha deciso che per il momento, visto il grado di indeterminatezza della situazione (specialmente sulla sponda democratica), non è il caso di spendersi “al buio”. Senza, cioè, un nome intorno a cui ragionare. Condividi