Il consiglio regionale ha approvato in tarda mattinata il nuovo piano sociale regionale. A favore 15 consiglieri di maggioranza, contro 5 di opposizione. Melasecche (Udc) si è astenuto. ''Con questo piano sociale si apre nuova stagione per affrontare nuovi emergenze correggendo le carenze del passato, per un'Umbria più equa, più solidale e capace di rispondere ai nuovi bisogni'', ha commentato l'assessore regionale Damiano Stufara dopo l'approvazione del piano. Rilevando come quella odierna fosse ''un'aula distratta'', Stufara ha accusato le opposizioni di aver proposto oggi ''carenti argomentazioni critiche, probabilmente sapendo che il Governo nazionale lavora per smantellare i sistemi locali di welfare''. Tra i presupposti del piano, Stufara ha indicato la valorizzazione delle funzioni dei Comuni, ''potenziandone il ruolo e la capacità di sviluppare autonome politiche all'interno delle zone sociali. L'opposto di quel che dice il Pdl''. Citati da Stufara anche ''l'accesso universalistico e la definizione livelli essenziali ed uniformi delle prestazioni'', evidenziando, come obiettivi, il ''lavoro costante sul tema dell'integrazione dei servizi, non solo quelli socio-sanitari'', insieme alla ''valorizzazione di chi opera nel sistema e quindi dei profili professionali, stabilizzando il personale, spesso composto da figure precarie''. Tra le ''innovazioni'', Stufara ha evidenziato quelle che riguardano ''la sussidiarietà e la partecipazione''. ''La parte più significativa del piano sociale - ha sottolineato l'assessore - ricontestualizza le politiche sociali rispetto prima di tutto agli effetti della crisi anche in Umbria''. ''Sono processi, questi - ha detto Stufara - che vanno ben oltre le capacità dell'amministrazione regionale, a fronte di un Governo centrale inerte, che aspetta solo di agganciarsi alla ripresa di altri paesi europei. L'Umbria ha varato nei mesi scorsi misure anticrisi: nei prossimi giorni ci sarà una manovra più articolata a sostegno delle famiglie''. Infine Stufara ha parlato delle risorse per la spesa sociale. ''Nel 2007 la dotazione dell'Umbria dal fondo nazionale era di 15,3 milioni di euro, nel 2010 è di 6,5. Nello stesso periodo il fondo regionale è invece salito da 7,4 a circa 11, contenuti nel bilancio che arriverà a giorni in aula. Emerge netta la differenza tra chi sceglie di smantellare i sistemi di welfare e chi sceglie d'incrementare la spesa sociale''. A Stufara ha replicato brevemente per il Pdl Franco Zaffini, accusandolo di ''aver fatto un comizio di piazza su questa materia''. Controreplica di Stefano Vinti, del Prc: ''I numeri sono numeri e non si possono contestare''. Condividi