Non si può che condividere pienamente quanto ha detto Katia Bellillo a proposito della necessità di ricercare un confronto positivo tra le forze della sinistra.
D’altra parte tanti di noi hanno aderito a SEL soprattutto per ricercare una unità della sinistra, non certamente per costituire una ulteriore organizzazione che contribuisse a frammentarla.
E’ necessario ricercare con generosità quello che ci unisce, guardando avanti nella consapevolezza che questo è quello che la gente di sinistra vuole: è arrivato il momento di lavorare, senza indugi ulteriori, per restituire a tante e a tanti la voglia di impegnarsi, la gioia di sentirsi di nuovo protagonisti della politica e non muti e impotenti spettatori di eventi.
Solo con uno sforzo collettivo è possibile dare una nuova prospettiva a tanti soggetti che possono mettere a disposizione le proprie capacità e il loro tempo per un progetto che finalmente sia positivo e culturalmente vincente.
Siamo tutti consapevoli che le anime della sinistra sono diverse, sono tante le specificità e le storie che le hanno costruite, ma va ricercato il dialogo che arricchisce tutti valorizzando le differenze; e questo vale per l’anima riformista, quella socialista, quella più radicale, quella ecologista, perché la Sinistra sia finalmente solo la Sinistra, senza aggettivi.
E questo sforzo va compiuto da subito, anche per le imminenti elezioni regionali.
E’ stato già doloroso non essere riusciti ancora a mantenere coesa SEL con la componente socialista, rischiando di perdere quanti dentro quella componente hanno voglia di lavorare per un progetto unitario, ora Sinistra Ecologia Libertà deve sfuggire alla tentazione di solitarie competizioni e non deve perdere l’opportunità di ricercare una alleanza con la Federazione della Sinistra, punto di partenza per un progetto più ambizioso.
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