E' stato approvato a maggioranza pochi minuti fa dal consiglio regionale dell'Umbria il disegno di legge della giunta che disciplina, recependo una sentenza della Corte costituzionale, le opere e le costruzioni nelle zone sismiche (che in Umbria sono il 75 per cento dell'intero territorio). I voti a favore sono stati 17, sette quelli contrari. Melasecche, dell'Udc, si è astenuto. Ora il consiglio sta discutendo il secondo piano sociale regionale 2010-2012.
Un ''atto dovuto'' dopo la sentenza della Corte costituzionale, che ''innalza ulteriormente i livelli di sicurezza delle costruzioni in Umbria'': questo, per la maggioranza del consiglio regionale, il disegno di legge sui controlli delle opere in zone sismiche che l'assemblea di Palazzo Cesaroni sta votando in aula in tarda mattinata.
Del tutto opposto il giudizio dell'opposizione. Raffaele Nevi, del Pdl, lo ha descritto come ''un provvedimento che introduce una nuova tassa per cittadini e piccole imprese edilizie, insieme ad ulteriori appesantimenti burocratici''. Da qui l'appello di Nevi a ''procrastinare la legge di almeno un anno, come ha fatto l'Emilia-Romagna, per dare modo alle Province di predisporre i servizi necessari ad attuare la legge in questione''.
A contrastare le tesi di Nevi è intervenuto l'assessore Vincenzo Riommi, negando che il contributo richiesto dalla legge per i lavori in zone sismiche possa risultare ''di un'entità così elevata da costituire un peso per cittadini ed imprese''. Nevi ha definito quella di Riommi ''una lezioncina che si poteva risparmiare: se questo contributo sarà esiguo, perché non lo coprono la Regione e le Province''. Il centro destra ha presentato diversi emendamenti, sia con lo stesso Nevi che con Armando Fronduti, Franco Zaffini ed Enrico Sebastiani.
Recent comments
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago