Ci furono diversi contatti telefonici, soprattutto via sms, tra Sonia Marra e Umberto Bindella nei giorni che hanno preceduto la scomparsa da Perugia della studentessa pugliese, nel novembre del 2006. E' quanto emerso dall'esame dei tabulati telefonici dei due condotto dalla polizia postale nell'ambito delle indagini che hanno portato all'arresto dell'impiegato trentunenne di Marsciano con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere (non ancora ritrovato). L'apparecchio della venticinquenne di Specchia (Lecce) non è mai stato ritrovato. Dagli accertamenti è emerso che venne spento nel pomeriggio del giorno della sua scomparsa e mai più riacceso. Nell'indagine condotta da polizia postale e carabinieri, coordinati dalla procura di Perugia, è stato ipotizzato che Bindella avesse una relazione sentimentale con la Marra. In particolare la studentessa - ritengono gli investigatori - sarebbe stata particolarmente infatuata di lui. In base alla ricostruzione accusatoria la scomparsa e quindi l'omicidio della Marra potrebbero essere legati a una discussione su una possibile gravidanza della giovane. Tra gli elementi di accusa anche una frase detta da Bindella a un suo amico poliziotto: ''Ho combinato un gran casino''. Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'impiegato vengono ipotizzati il pericolo probatorio e quello di fuga. Bindella, già sentito in passato dagli inquirenti, ha comunque sempre negato qualsiasi responsabilità nella scomparsa della giovane. Ha anche sostenuto che non aveva con lei una relazione sentimentale ma si trattava di semplice conoscenza. Condividi