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PERUGIA - “Grande preoccupazione per le sorti del polo decisionale e commerciale di UniCredit. Istituzioni e parti sociali si adoperino perché l’Umbria rimanga punto strategico delle attività del gruppo bancario”. Gianluca Rossi, capogruppo del Partito democratico alla Regione Umbria, lancia l’allarme sulle possibili conseguenze della riorganizzazione del Gruppo UniCredit sul territorio e chiede alle Istituzioni regionali e alle parti sociali coinvolte di intervenire per evitare una delocalizzazione del management dell’azienda. “I timori sollevati in questi giorni dai sindacati del settore del credito sulle possibili ripercussioni in Umbria della riorganizzazione del Gruppo UniCredit – spiega Rossi – non possono essere lasciate cadere nel vuoto. La comunità regionale non rischia solamente di avere un grave contraccolpo occupazionale, ma anche di ritrovarsi in una situazione di marginalità nell’accesso al credito, dopo essere stata per anni cuore di un sistema per buona parte ereditato dalla Cassa di risparmio di Perugia prima e dalla Banca dell’Umbria poi”. Per Rossi “l’esperienza storica che UniCredit ha acquisito sul territorio regionale non può essere liquidata con soluzioni incentrate sulla mobilità territoriale dei quasi mille dipendenti umbri al momento occupati dall’azienda”. E’ per questo – conclude il capogruppo Pd in Regione – che “le Istituzioni, a partire dalla Giunta regionale, devono aprire fin da subito un proficuo dialogo con i vertici societari affinché la ristrutturazione dell’importante gruppo bancario possa aprire una nuova stagione di opportunità per il nostro territorio e non trasformarsi in un momento di destabilizzazione occupazionale e professionale”. Condividi