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Gruppo Partito Democratico Todi Dopo il sopralluogo alla Consolazione di venerdì scorso, desideriamo manifestare il punto di vista del Gruppo consiliare del Pd, in maniera seria e pacata, evitando di scadere in polemica con un centrodestra al quale, francamente, abbiamo più poco da dire e che, per quanto ci riguarda, può proseguire da solo sulla strada dell’insulto e della rissa continua. Una premessa è d’obbligo: la questione dei lavori di illuminazione del Tempio di Santa Maria della Consolazione è questione seria che riguarda anche la politica, nel senso che è questione che riguarda l’intera città, la polis. Non è, invece, questione di parte. Non c’è un partito delle luci e uno contro le luci. Ci sono preoccupazioni e opinioni che tutti dovrebbero poter esprimere, dai partiti ai singoli cittadini, passando anche per forme associate, come è il caso dei comitati costituitisi. E qui sta il primo problema della vicenda: a Todi gli amministratori di centrodestra e, nel caso specifico, gli stessi amministratori di ETAB sembrano aver rispolverato, con ben altri intenti, un cartello di vecchia memoria che indicava perentorio negli autobus: “Non disturbare il conducente!”. Todi è in mano ad un gruppetto di amministratori, chiuso ed autoreferenziale, che pensa di conoscere la strada da fare e non intende ascoltare nessuno. E così chiunque provi a sollevar questioni è un molestatore inopportuno, che farebbe meglio a tacere e a guardare come si fa! Così è accaduto anche per le luci della Consolazione. Sbagliando! Perché, checché ne dicano i signori amministratori del centrodestra, il progetto per la Consolazione, così com’è, non va bene. Gli esperti di settore incontratisi venerdì, primo fra tutti l’On. Vittorio Sgarbi, hanno manifestato perplessità sull’intervento compiuto: buona la luce della parte bassa del Tempio, ma i pali di 15 metri che sorreggono i fari sono stati giudicati orrendi e devono essere armonizzati con i pali già presenti; i fari intorno alle cupole inferiori, di giorno, danneggiano la vista della chiesa e, di notte, non sono molto utili ad illuminarla; stesso discorso vale per i fari inseriti su finestre e nicchie della cupola superiore: è stato proprio Vittorio Sgarbi a suggerire di farne a meno, ritenendo la luce eccessiva e poco opportuna; per i fari intorno alla cupola superiore si è parlato di come renderli meno visibili di giorno. Altro che piccoli ritocchi! Ci sarà bisogno di un nuovo progetto, che le società intervenute all’incontro di venerdì scorso si sono fatte carico di predisporre un progetto diverso, che modifichi l’illuminazione e riduca al minimo l’impatto sulla struttura della Consolazione, come in molti avevamo chiesto all’avvio dei lavori. Un progetto più meditato del primo, attuato invece in tutta fretta per poter dar vita all’ennesima inaugurazione, quella dell’8 dicembre, vero unico elemento di preoccupazione in quei giorni per gli amministratori in carica. Molti si chiedono legittimamente: si sarebbe potuto evitare tutto ciò? Noi crediamo di sì. Si sarebbe potuto evitare, se ETAB e Amministrazione comunale non avessero preso i nostri preoccupati richiami per atti di disturbo. In una settimana abbiamo inviato, come gruppo consiliare, un ordine del giorno per il Consiglio comunale, un telegramma, diverse lettere. Tutto caduto nel vuoto, senza alcuna risposta, con la solita arroganza e lo scarso garbo istituzionale di sempre. Per questo abbiamo apertamente protestato. Oggi, a distanza di settimane, scopriamo che le nostre preoccupazioni erano fondate. A poco valgono le considerazioni di chi cerca di minimizzare la vicenda, attribuendo a Vittorio Sgarbi solo frasi del tipo: Tutto qui? Tanto rumore per tanto poco? Quel che conta è il suo giudizio sull’impianto (da riprogettare) e non sulla dialettica politico-amministrativa della città! Il sopralluogo di venerdì, durato oltre 5 ore, ha fatto emergere con grande chiarezza da parte di tutti gli esperti presenti che ci sarà bisogno di un nuovo progetto, al quale seguiranno le necessarie modifiche dell’impianto. Era quel che chiedevamo. Per ora va bene così. Continueremo ad occuparci della cosa: non vogliamo una Consolazione al buio. Vogliamo solo sia ben illuminata. Condividi