Vuole ''un'inversione di tendenza rispetto alla pervasività sociale della politica'', il senatore del Pd Mauro Agostini, candidato alle primarie per la scelta del candidato presidente alle prossime elezioni regionali, che stamani nella sede del partito a Perugia ha presentato un documento programmatico a sostegno della propria candidatura. ''Si tratta di una bozza di programma - ha spiegato Agostini - che sarà messa in rete per essere arricchita da chiunque voglia avanzare proposte e suggerimenti. Il mio documento propone una nuova visione dell'Umbria, com'è giusto che faccia chiunque intenda candidarsi alla massima carica monocratica della Regione''.
In una dozzina di cartelle, Agostini propone ''un'idea dell'Umbria basata su due parole d'ordine: la prima è qualità, la seconda è dilatazione. Nel primo caso, si sollecitano investimenti qualitativi in ogni ambito della vita regionale, nel secondo si auspica una moderna interrelazione con le regioni limitrofe''. Quello che serve in Umbria, secondo Agostini, è ''una politica al tempo stesso forte e sobria. Forte nell'indicazione degli scenari e degli obiettivi. Sobria nella gestione del potere che deve ispirarsi alla cultura del limite''.
''E' - prosegue Agostini - il secondo atto per le primarie, perché il confronto deve essere di merito e non personalistico. Io stamane presento il programma che verte su alcuni punti e che viene messo in rete sul blog con cui si può interloquire con quanto esposto, così che i cittadini e le varie associazioni, le forze organizzate, i sindacati le associazioni imprenditoriali, possano esprimere la propria opinione".
''E' noto che io punto su alcuni aspetti - ha aggiunto Agostini - in particolare sulla necessità di interventi immediati a fronte della crisi gravissima, che devono consistere soprattutto sugli ammortizzatori sociali (come si sta facendo) e sulla messa a disposizione del credito da parte degli istituti bancari per le piccole imprese. Poi punto su una visione nuova per l'Umbria molto centrata su una forte apertura internazionale delle nostre imprese, che vanno quindi aiutate a fare meglio e competere meglio; altro è l'investimento su ‘Umbria cuore verde di Italia', con la riscoperta di questo slogan: oggi significa non solo l'economia verde, ma anche le tecnologie dell'economia verde, quindi fare della qualità urbana e della qualità ambientale della nostra regione un grande elemento di sviluppo''.
Ed ancora le politiche infrastrutturali, per evitare l'emarginalizzazione della regione: collegamento all'alta velocità e più in generale alla rete ferroviaria nazionale, sviluppo dell'aeroporto, innovazione tecnologica e valorizzazione dei giovani laureati che escono dalle università. Per leggere il documento integrale diffuso da Agostini clicca qui
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