La chiamano, la invocano, la pregano, come accade ai santi , masse di fedeli sono pronti a mobilitarsi per portare la sua immagine in processione fino al santuario: palazzo Donini in quel di Perugia. Gli appelli sono incalzanti, fedeli da ogni parte della regione chiedono la sua presenza, aspettano un suo gesto, una sua parola che possano farli tornare a sperare. Ma Nostra Signora dell’Umbria, al secolo Maria Rita Lorenzetti, tace, “nun ce capimo più” dichiara in una intervista a “La Repubblica”, una frase sofferta, che annuncia il martirio. E come tutti i grandi santi anche lei lo affronta con rassegnazione, conscia che questa, quella del martirio, è la strada che porta alla santità. Un martirio annunciato e come in certe storie di santi quasi cercato, perché infatti non ha chiesto nei tempi e secondo le norme previste dallo statuto del PD la deroga per poter esercitare un terzo mandato? Questo forse avrebbe potuto evitargli il martirio, ma lei non l’ha fatto e così ha accettato di intraprendere la difficile via per la santità, quale che sia la conclusione della amara vicenda che la coinvolge, verrà comunque ricordata come Nostra Signora dell’Umbria, uno spirito grande e ingombrante fino al punto di far correre al suo partito il rischio di implosione. La storia è piena di esempi in tal senso, i grandi spiriti dividono più che unire i loro contemporanei. Certo il decennio di governo della Signora, verrà comunque ricordato per le buone cose che ha fatto e per quelle altrettante buone che poteva fare e non ha fatto e soprattutto per la sua vicenda conclusiva, assolutamente inedita in una regione dove da mezzo secolo la sinistra vince senza combattere e la destra si accontenta di non sfigurare troppo. Cambiano i tempi? Certo, incredibilmente durante i dieci anni di governo della Signora, la politica in Italia ha subito i più incredibili sconvolgimenti, antichi equilibri sono saltati, vecchi cerimoniali sono scomparsi, tradizionali visioni sono state travolte dagli avvenimenti intercorsi, nuove idee sono venute alla ribalta, nuove pulsioni percorrono la società. Nostra Signora dell’Umbria, ha cercato di tranquillizzare gli animi dei suoi fedeli o meglio amministrati, ha cercato di fargli intravedere nuovi orizzonti, di fargli intraprendere nuove sfide per lo sviluppo , e qui vorrei citare la famosa parabola dell’asticella “ da alzare più in alto” , quella preferita dalla Signora, da raccontare nelle grandi occasioni, ma è difficile restare al riparo dallo tsunami di una crisi mondiale e da quella più locale della crisi della politica. Oggi la politica è sempre più ridotta alle dimensioni di un ”format” e quindi l’offerta politica contemporanea fa riaffiorare mitologie che appartengono agli strati più remoti della rappresentazione del potere, Berlusconi docet, ma anche la rappresentazione del confronto democratico all’interno di un partito che si interroga sul suo futuro, come il Partito Democratico, che appare invece come una cruenta faida e non dovrebbe apparire certo in questo modo agli occhi dei fedeli elettori, è una spia di quel regresso trasversale del costume politico riassunto in questa nuova rappresentazione del potere . Maria Rita Lorenzetti avrebbe senz’altro potuto seguire altre strade in questa vicenda che non fa fare bella figura alla classe dirigente del suo partito, ha voluto invece sfidare se stessa in un partita che si sta rivelando più grande di lei e del suo carisma, sbagliando incredibilmente le mosse decisive che erano inizialmente a suo favore, qualcuno le ha consigliato il martirio così da guadagnarsi la gloria degli altari, (politici ovviamente) come Nostra Signora dell’Umbria? Abbiamo inizialmente parlato di martirio cercato, a volte la santità passa anche attraverso queste prove e magari Maria Rita Lorenzetti ha accettato il consiglio pur sapendo a cosa andava incontro. Intanto qualcuno parla di “ultimo giro di valzer” per la sinistra in Umbria, così da giustificare certi accanimenti nella vicenda della successione, altri parlano sottovoce di una lista civica che avrebbe come simbolo lei Nostra Signora dell’Umbria , c’è anche un sondaggio che la darebbe al 20%, amen.
Martedì
19/01/10
20:58