"Siamo convinti che un grande partito della sinistra di governo debba dotarsi di una struttura organizzativa forte e radicata nel territorio, in grado di elaborare politiche concrete ed aderenti ai bisogni della comunità, di selezionare la propria classe dirigente sulla base del merito e del consenso. Per questo il dibattito interno, sulla scelta del candidato alla Presidenza della Regione, tutto incentrato sui dettami statutari e sulle norme regolamentari ci appare riduttivo, tatticistico e talora persino ipocrita". Nel recente congresso del Partito Democratico abbiamo sostenuto la Mozione Bottini-Bersani, contribuendo alla sua affermazione (a Gualdo Tadino oltre il 60% dei consensi sia tra i tesserati che tra gli elettori). Siamo convinti che un grande partito della sinistra di governo debba dotarsi di una struttura organizzativa forte e radicata nel territorio, in grado di elaborare politiche concrete ed aderenti ai bisogni della comunità, di selezionare la propria classe dirigente sulla base del merito e del consenso. Per questo il dibattito interno, sulla scelta del candidato alla Presidenza della Regione, tutto incentrato sui dettami statutari e sulle norme regolamentari ci appare riduttivo, tatticistico e talora persino ipocrita. Riteniamo che Maria Rita Lorenzetti debba essere riproposta alla guida della Regione. I risultati ottenuti, il giudizio complessivamente positivo sulla sua gestione, la stima generalizzata ed il consenso diffuso di cui gode fanno di lei, oggi, il candidato ideale. L’Umbria ha bisogno , specie in questa difficile congiuntura economica e sociale, di una guida esperta e autorevole; lasciamo che sia il centrodestra ad usare i soliti e consumati slogan inneggianti al nuovo e al cambiamento, gli elettori ormai sanno bene che dietro certe parole d’ordine si cela il vuoto della politica e la ricerca del potere. I cittadini di Gualdo Tadino hanno potuto constatare la determinazione e l’impegno con cui la Presidente Lorenzetti ha affrontato i problemi del loro territorio dall’economia alla sanità ed hanno potuto apprezzarne le indubbie qualità durante la ricostruzione post terremoto e non comprenderebbero una sua eventuale sostituzione. Pertanto invitiamo i dirigenti del Partito regionale ad esprimere prima un giudizio sereno sul governo dell’Umbria, poi a spostare la discussione dai regolamenti alle esigenze della comunità, dallo statuto alle politiche per lo sviluppo e per la coesione sociale, cosi da poter scegliere senza preconcetti e furbizie il candidato più forte, autorevole e che meglio sappia interpretare le necessità degli umbri. Le due Liste Bottini-Bersani di Gualdo Tadino Condividi