UMBERTIDE - Domani, domenica 17 gennaio, alle ore 11, presso il piazzale della chiesa di Cristo Risorto, la sezione dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Umbertide organizza la tradizionale benedizione degli animali in occasione della festa di Sant’Antonio Abate. Come ogni anni si terrà la distribuzione tradizionale di pane e sale, come vuole la tradizione per Sant’Antonio abate. Al termine della celebrazione saranno anche distribuiti i santini del protettore. Alla cerimonia sarà presente il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi. “L'ente provinciale – ha detto il Presidente - è tra i più vicini agli amici degli animali, perchè tra i primi in Italia ad aver istituito lo “Sportello a quattro zampe” e ogni anno pubblica un delizioso calendario che ritrae foto di cani abbandonati che cercano una nuova casa”. Per l'occasione sarà distribuito proprio il nuovo calendario 2010 dello “Sportello a quattro zampe”. Il servizio è un punto di riferimento per chiunque ama e si prende cura degli animali e vuole garantiti servizi pubblici migliori anche per loro. Fornisce informazioni sui diritti degli animali e la normativa di riferimento (nazionale e regionale); riceve segnalazione di maltrattamenti, smarrimenti e ritrovamenti animali; svolge interventi per adozioni o affidi di animali; permette la consultazione di siti internet e link consigliati; offre servizi di ospitalità per animali e consigli per viaggiare con gli amici a quattro zampe (itinerari e alloggi). Inoltre edita pubblicazioni, calendari e depliant per campagne contro l’abbandono estivo degli animali. La celebrazione religiosa del 17 gennaio trae le sue origini dalla venerazione per Sant’Antonio Abate, che la tradizione vuole essere appunto il protettore degli animali. Alla cerimonia sono invitati ad intervenire con i loro fedeli compagni tutti i cittadini grandi e piccoli. I festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate una volta erano molto sentiti, in quanto la civiltà contadina si appellava al Santo perché proteggesse il bestiame, base dell’alimentazione e del lavoro nei campi. Una curiosità: perché la scelta di Sant’Antonio Abate come protettore degli animali? In effetti nella vita del santo non c'è niente che possa accomunarlo ai campi e alla vita rurale, tutt'altro. Sant’Antonio Abate, eremita ed asceta cristiano nacque in Egitto nel 251. A 20 anni, seguendo i suggerimenti evangelici, si spogliò dei beni materiali dedicandosi alla vita ascetica. Ritirandosi a vivere nel deserto diede l’inizio al movimento del monachesimo occidentale. Morì ultracentenario nel 356 e fino all’ultimo si dedicò alla preghiera e alla tenace lotta contro l’eresia ariana. L’unico appiglio con gli animali è una leggenda secondo cui il santo un giorno guarì un maialino e da quel momento questi lo seguì fedele come un cane. Condividi