Gruppo Pd al Comune di Orvieto
L’emergenza acqua che ha colpito il Comune di Orvieto ha mostrato sia l’efficacia dei vari soggetti preposti alla protezione civile (Prefettura di Terni in primis), sia l’inderogabile esigenza di rafforzare la tutela del patrimonio idrico del Territorio Orvietano.
La decisione della Regione dell’Umbria di richiedere al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile il riconoscimento dello stato d’emergenza ( ai sensi dell’art.5 della legge 24 febbraio 1992 n.225) a seguito degli ingenti danni causati dagli eventi alluvionali dei primi di gennaio crea le premesse per dare soluzioni efficaci all’emergenza idrica.
Le possibili soluzioni (miscelamento delle acque e l’installazione di depuratori con filtri per abbattere il contenuto di metalli pesanti) debbono concorrere a ripristinare la normalità nel minor tempo possibile.
In attesa che ciò avvenga, sarebbe auspicabile poter disporre di un parere scientifico dell’Istituto Superiore della Sanità sulle eventuali deroghe rispetto il complesso delle norme precauzionali sin qui adottate.
Questa emergenza segnala le strette connessioni che esistono tra qualità della vita dei cittadini e qualità delle risorse ambientali. Per questa ragione non sono più rinviabili provvedimenti di studio e di ricerca al fine di tutelare i giacimenti di acqua potabile del territorio orvietano.
Per questo, chiediamo che si costituisca un Comitato Tecnico Scientifico composto da tutti i soggetti che hanno competenze e responsabilità in materia ( Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Istituto Superiore di Sanità, ARPA, Università di Perugia, Regione dell’Umbria ) con lo scopo di realizzare uno studio approfondito sulle risorse idriche dell’Orvietano.
Il Gruppo del PD presenterà in Consiglio Comunale un ordine del giorno sull’argomento.
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