di Daniele Bovi A smentire i molti che pensavano che l'Umbria sullo scacchiere politico nazionale contasse come l'asse a tressette ci pensa oggi Marco Minniti, uno degli ex Lothar del lìder Massimo (D'Alema). La rottura avvenne a fine 2008, quando il lìder decise che in Calabria a guidare Red (la sua associazione) sarebbe stato l'avversario di Minniti. Un amore finì e da lì a traslocare verso la sponda di Veltroni e Franceschini fu un attimo. E così oggi in un'intervista al quotidiano di attualità politica "La Discussione" (fondato nel '53 da De Gasperi), Minniti non si dà pace: "Perché in Umbria sono state annullate le primarie?". Ma c'è di più: "L'Umbria - dice - è la chiave del nostro futuro". "Una volta che un partito ha deciso la consultazione non può annullarla, a meno che non accadano cose particolari come in Calabria". Ecco, definire 'particolare' quello che è successo in Calabria in questi giorni sembra ai più alquanto riduttivo. Per chi non lo sapesse il Pd locale ha deciso, a due giorni dalle primarie, di non farle più e di appoggiare un candidato dell'Udc. Roba che in Umbria a confronto sono dei boy scout dell'Agesci. "In Umbria però - prosegue - la situazione è diversa: al momento in cui vennero convocate le primarie c'erano gli stessi soggetti politici in campo". Purtroppo, in Calabria, non c'è un Gianluca Rossi a spiegare a Minniti che se l'unico candidato in campo è Agostini (visto il niet dei garanti sulla Lorenzetti), non ci vuole un genio a capire che l'unica via che rimane ad Agostini, statuto alla mano, è andarsi a cercare il voto dei delegati dell'assemblea. "Nel momento in cui in Umbria - prosegue l'ex Lothar - si è aperta la strada delle primarie e il candidato che rappresenta Area democratica, che in Umbria è molto forte (ma i bersaniani di più, ndr), si dichiara pronto a correre, la scelta di sopprimere le primarie mi sembra una soluzione sbagliata. Si rischia di non mobilitare tutte le risorse e le forze del territorio". A parte che Agostini ha sempre detto di non rappresentare una mozione, e quindi neanche Area democratica, l'idea di altri 20 giorni di guerriglia intorno ad un nome dovrebbe far tremare tutti. "Mi permetto di dire - va avanti Minniti - che l'Umbria è il punto chiave per capire che strada prenderà il partito. Mi sembra che anche in Puglia si andrà alle primarie, non capisco perché in terra umbra le cose debbano andare diversamente". Per leggere l'intervista completa clicca qui http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFr... Condividi