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PERUGIA - Il terremoto che il 15 dicembre scorso ha colpito la zona di Marsciano ha riportato alla mente le terribili scosse che nel 1997 sconvolsero Umbria e Marche. Fra le opere di ricostruzione intraprese dopo il sisma di 13 anni fa un esempio virtuoso è dato dal “Restauro e consolidamento della piazza Inferiore della Basilica di San Francesco in Assisi”. Di quest’opera maestosa si è parlato a circa un mese dal recente sisma che ha colpito la provincia di Perugia. L’occasione è stata un evento organizzato dal Rotary Club Perugia Est dedicato all’architettura. L’incontro, un interclub con i soci del Rotary Club Trasimeno, si è svolto all’Hotel Brufani martedì 12 gennaio 2010. L’ospite d’onore è stato l’architetto Mario Struzzi, ternano e prossimo governatore del Distretto Rotary 2090 che riunisce i club di Umbria, Abruzzo, Marche, Molise e Albania. Tale Distretto, inoltre, è attivamente impegnato nella ricostruzione della Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila distrutta dal terremoto dell’aprile 2009. Struzzi ha tenuto una dettagliata relazione su alcune fra le più importanti opere realizzate dallo studio d’architettura fondato insieme al collega Paolo Leonelli. Di questi lavori, il più importante è senz’altro il restauro della Piazza Inferiore della Basilica di San Francesco. Un’opera progettata subito dopo il terribile terremoto del 1997, portata a compimento in appena 14 mesi con un impegno economico di circa 10 miliardi di lire ed inaugurata in occasione del Giubileo del 2000. L’impresa ha visto al lavoro circa cento uomini fra operai e tecnici mentre 6 milioni di persone sono transitate fra le passerelle, testimoniando l’attenzione e la sicurezza che hanno caratterizzato il cantiere a cielo aperto. Per mostrare efficacemente l’iter dei lavori, l’architetto Mario Struzzi ha proiettato un documentario che illustra tutte le fasi degli interventi: dallo svuotamento e consolidamento del terrapieno su cui poggia la piazza, alla posa delle pietre che ne compongono il lastricato. Le rocce sono state fatte arrivare da tutte le parti del mondo, da quei luoghi dove i frati francescani svolgono la loro missione vicino a fratelli che, pur professando differenti religioni, credono nel processo di pace. Nella piazza sono state utilizzate lastre di Quarzite rosa "Flamingo" del Brasile, Pietra "Mazzaro di Gravina" dalla Puglia, Pietra “Trachite-Zovonite Variegata" dei Colli Euganei, Pietra di Gerusalemme, Granito "Dawa Stone" dalla Cina, Granito “Giallo Duna” dalla Namibia suddivise in campi rettangolari alternate a fasce colorate di pietra rosa di Assisi. “Lo spazio della Piazza Inferiore - ha detto Struzzi - costituisce un simbolico atrio del complesso monumentale di San Francesco ed il principale accesso, superata la porta di Frate Elia”. Durante gli anni vi si sono svolti incontri pieni di significato ma in particolare è stato il centro delle giornata mondiale di preghiera per la pace del 27 ottobre 1986 voluta da Papa Giovanni Paolo II. Da allora la Piazza è divenuta simbolo mondiale dell'ecumenismo. A questa opera sono stati assegnati premi nazionali ed internazionali e il lavoro compiuto è pubblicato nelle maggiori riviste internazionali di architettura. Condividi