di Nicola Bossi
In molti la vogliono per questioni di bilancio e magari per ambizioni personali. Il 2010 sarà l’anno della Holding dei Trasporti dopo lo stop inaspettato nel 2009 per questioni politiche ed economiche. Al di là dell’inglesismo utilizzato, la Holding non è nient’altro che una società pubblica che prenderà il comando delle più importanti aziende di trasporto pubblico dell’Umbria. La Ferrovia Centrale Umbra, l’Apm, l’Atc di Terni e la Spoletina avranno un solo cervello per diventare in un secondo tempo – si parla dal 2011 – un'unica azienda umbra in grado di vincere le gare d’appalto per il trasporto pubblico fortemente volute dalla Unione Europea che scatteranno tra fine anno e l’anno prossimo. Una grande azienda che non solo deve confermare il servizio locale ma dovrà avere la forza e l’ambizione di andare a guadagnare chilometri anche fuori regione. Come fatto tra l’altro dall’Apm di Perugia che su Roma ha già vinto alcune tratte pubbliche.
La Metamorfosi
Con i voti a favore di Regione, Province e Comuni la holding ha già avviato il suo iter per diventare realtà. Avrà anche un nome “Umbria Tpl spa” e sarà la cassaforte dove si metteranno tutte le azioni di Apm, Fcu, Atc e Spoletina. Alla guida della Holding ci sarà un commissario per i primi sei mesi e poi un presidente che guiderà un consiglio di amministrazione che gestirà due società di trasporto su gomma e su rotaia nate dalla fusione delle società esistenti: Umbria Uno (Provincia di Perugia) e Umbria Due (Provincia di Terni). Una piccola piramide dunque: una holding in alta che controlla due società. Ed un solo obiettivo: arrivare alla vera e propria azienda unica.
I Vantaggi
Quanti sono i vantaggi di questa operazione? Sulla carta – leggi delibere – si quattro voci importanti. Il lato economico per le istituzioni: da quattro consigli di amministrazione ad uno solo. Da quattro super-manager a soltanto uno. Si parla di risparmio annuo vicino ai 500mila euro che possono essere utilizzati per il trasporto e non per gli stipendi dei capi. I bilanci: i debiti – vedi Spoletina – verranno spalmati e più velocemente assorbiti dalla holding. Inoltre l’azienda unica va incontro alle necessità di razionalizzare la spesa degli enti locali dopo i tagli del Governo nazionale. Il lato dei servizi: un’azienda forte umbra che opera nella propria regione – e questo lo sarà se vincerà la gara d’appalto dopo anni di affidamento diretto che alla Ue non piace – conosce esigenze e bisogni della popolazione e quindi ci sarà un rapporto diretto. E si spera possa essere proficuo.
I soci previsti
La Holding sarà interamente pubblica. I soci saranno la Provincia di Perugia con 15milioni azioni pari al 31,8% del capitale sociale. Il Comune di Perugia acquisirà 11milioni 200mila azioni (22 per cento); la Regione dell’Umbria 10milioni di azioni (20,3 per cento); Atc (Provincia e Comune di Terni e altri) 9milioni 800mila azioni (20 per cento). Ed infine il comune di Spoleto che nella Holding prenderà il 5 per cento delle azioni. Il capitale sociale previsto complessivamente è di 49milioni di euro ed ogni azione al momento è valutata 1 euro.
La svolta
La Holding ha preso consistenza, dopo il primo stop all’inizio dell’anno scorso, con ulteriori integrazioni economiche da parte della Regione dell’Umbria nel budget del trasporto regionale. L’accordo è arrivato sulla cifra di 5milioni 200mila euro all’anno(per la holding) e altrettanti una tantum per il 2010 (per la mobilità alternativa Minimetrò in testa). Le province di Terni e Perugia metteranno 1milioni di euro a testa. La svolta non è stata solo di natura economica, ma anche politica. Con la Provincia che riceve il giusto ruolo nell’operazione potendo partecipare alla decisione del futuro amministratore unico di Umbria Tpl spa e gli amministratori delegati e la scelta del presidente del collegio sindacale.
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