PERUGIA - ''Troppo rumore per nulla'' ha provocato - secondo l'Usr, l'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria - la circolare ministeriale n. 2 dell'8 gennaio scorso in base alla quale, dal primo settembre 2010, le classi iniziali della scuola elementare, media e superiore dovranno essere formate tenendo conto di un tetto del 30% di alunni stranieri. Nella regione - che secondo l'ultimo rapporto Caritas si colloca al secondo posto in Italia per incidenza di immigrati sull'intera popolazione, con il 9,6% (piu' 2,6% rispetto al contesto nazionale), dopo l'Emilia-Romagna - la circolare interesserebbe infatti, secondo l'Usr, circa 330 studenti in tutto.
''Nessuno verra' tuttavia spostato dalle classi'', assicura l'Ufficio scolastico regionale in una nota. ''La scuola dell'Umbria - e' detto nella nota - e' pronta a realizzare quanto e' scritto nella circolare ministeriale. L'applicazione nella regione del tetto del 30% non creera' alcuna difficolta' agli istituti scolastici statali e paritari, e in nessuna scuola del sistema scolastico umbro si verifichera' il caso di dover applicare il tetto del 30%. Nelle scuole paritarie, in particolare, dove la presenza di alunni stranieri e' quasi nulla''.
''Laddove si dovesse verificare - prosegue l'Usr - verra' gestita con molta responsabilita' la contraddizione tra il rispetto della circolare ministeriale e la necessita' di assicurare il minor disagio possibile alle famiglie eventualmente Interessate''. L'ufficio scolastico regionale sulla base della considerazione che il trend delle iscrizioni degli alunni stranieri negli ultimi anni e' stabile, propone alcune analisi sulla applicazione della circolare.
''La prima considerazione riguarda la definizione indicata di 'alunni con cittadinanza non italiana'. E' da intendere che il tetto non si riferisce a studenti nati e cresciuti in Italia. Allora a chi si applica il 30%? Il tetto si applica sicuramente agli studenti neo-arrivati o a quelli giunti in Italia da meno di due anni. La seconda considerazione e' che il tetto del 30% non si ritiene possa applicarsi alla scuola dell'infanzia (si pensi ai comuni di montagna in caso di sfondamento del tetto). Si calcola, in definitiva, che solo al 10% del numero totale degli alunni delle classi iniziali con cittadinanza non italiana andra' applicato il tetto, che tradotto in grandi numeri significa, complessivamente, per i vari gradi di scuola, circa 331 studenti''.
Secondo la circolare, l'Ufficio scolastico regionale puo' inoltre consentire deroghe che riguardano, per esempio, adeguate competenze linguistiche da parte degli studenti stranieri, inadeguata padronanza della lingua italiana che penalizzi lo studente straniero ai fini di una compiuta partecipazione all'attivita' didattica, consolidate esperienze attivate dalle singole istituzioni scolastiche, ragioni di continuita' didattica di classi gia' formate, mancanza di soluzioni alternative.
E' quella albanese la nazionalita' straniera piu' rappresentata nella scuola umbra, seguita dalla romena. Gli studenti albanesi sono complessivamente 3.550, pari al 23,57% del totale degli alunni stranieri. I romeni sono 2.272, pari al 15,08%. Al terzo posto si trova la Macedonia, con il 5,6% degli alunni sul totale degli stranieri presenti nelle scuole umbre. Seguono Ucraina (2.6%), Moldavia (2,1) e Polonia (1,7).
E' quanto riferisce l'Ufficio scolastico regionale specificando inoltre le scuole umbre nelle quali si supera attualmente (nell'anno scolastico 2009-2010) il tetto del 30% nella presenza di studenti stranieri, indicato dal ministero. Tali percentuali - riferisce l'Ufficio scolastico in una nota - vanno ancora epurate degli stranieri nati in Italia e delle possibili deroghe che lo stesso ufficio potra' applicare nel prossimo anno scolastico.
Per quanto riguarda le prime classi delle scuole primarie (ex elementari), la percentuale e' superiore al 30 nell'Istituto comprensivo Parini di Castel Ritaldi (30,23%), alla direzione didattica Tittarelli di Gualdo Tadino (31,18), nell'Istituto comprensivo di Massa Martana ((30,30), nell'Istituto comprensivo Valenti di Trevi (30,30) e nell''Istituto comprensivo De Filis di Terni (40,91%).
Per quanto riguarda le prime classi delle scuole secondarie di primo grado (ex scuole medie), superano la percentuale del 30% gli studenti stranieri iscritti nelle seguenti scuole: la secondaria Bonfigli di Corciano (31,82), l'Istituto comprensivo Piermarini di Foligno (33,77), l'Istituto comprensivo di Massa Martana (41,67), la secondaria Bonazzi-Lilli di Perugia (30,05), l'Istituto comprensivo di Ponte San Giovanni (31,46) e nessuna in provincia di Terni.
Le scuole secondarie di secondo grado umbre, infine, nelle quali gli studenti stranieri iscritti quest'anno superano il tetto del 30% sono l'Istituto secondario comprensivo Rasetti-Rosselli di Castiglione del Lago (39,53%), l'Istituto di istruzione superiore Orfini di Foligno (31,07), l'Istituto professionale per l'industria e l'artigianato Cavour-Marconi di Perugia (42,94). Anche in questo caso, nessuna in provincia di Terni.
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