di D.B. Dopo la notizia di ieri relativa all'apertura di un procedimento ispettivo sulla vicenda del project financing di Palazzo Grossi (dove recentemente sono stati trasferiti molti uffici del Comune di Perugia), oggi arriva la risposta a muso duro del sindaco Wladimiro Boccali. La decisione dell'apertura della procedimento era stata comunicata ieri dal presidente di Italia Nostra Perugia Urbano Barelli, che nei mesi scorsi aveva presentato un dettagliato esposto che si concentrava intorno a due punti: la sopraelevazione della struttura e l'onere finanziario del project financing. Di seguito riportiamo il testo integrale della risposta del sindaco. “Il Comune guarda con assoluta serenità al procedimento ispettivo aperto dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici sul project financing di Palazzo Grossi. Quella che ha portato al recupero e alla ristrutturazione dell’attuale sede degli uffici comunali è stata una operazione trasparente e del tutto regolare, frutto di scelte politiche ineccepibili e motivate, e condotta dalla struttura dirigenziale e tecnica del Comune con competenza e correttezza. Non preoccupa affatto che l’Autorità di vigilanza, in seguito ad un esposto, abbia deciso di procedere ad accertamenti. E’ un suo compito, e va rispettato alla lettera. La collaborazione dell’Amministrazione comunale con l’Autorità sarà totale, come la fiducia negli ispettori. Piuttosto, merita qualche considerazione quanto affermato dall’ autore dell’esposto, Urbano Barelli, che sulla stampa di oggi usa parole come 'fare piena luce', 'rendere giustizia', 'gravissimo danno'. Suggerirei maggiore cautela. Ma il punto vero è un altro. Da tempo è in atto quella che potrebbe definirsi una vera e propria manovra di intimidazione che a colpi di esposti semina sospetti, accuse di irregolarità, insinuazioni di scorrettezze se non di malaffare, coinvolgendo la classe politica, la pubblica amministrazione, l’imprenditoria cittadina. Il tutto riconducibile a poche figure, sempre le stesse, che probabilmente credono di legittimarsi come soggetti politici facendo metodicamente dell’esposto uno strumento di lotta politica. Se un visitatore ignaro di tutto dovesse giudicare dal numero e dal tenore degli esposti, probabilmente maturerebbe l’opinione di essere capitato in una città teatro di ogni abuso e nefandezza amministrativa, salvo ricredersi in seguito all’ esito degli accertamenti e/o dei procedimenti. Il Comune di Perugia, la città di Perugia, sono sane. Non si può cercare di criminalizzare con l’arma del sospetto, che tanto non costa nulla, se non la carta bollata, qualsiasi operazione vada nella direzione dello sviluppo della città”. Condividi