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La Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Oliviero Dottorini, ha iniziato l'analisi dei tre provvedimenti che compongono la manovra di bilancio. Dopo aver illustrato il rendiconto generale dell'amministrazione della Regione Umbria per il 2008, l'assessore Vincenzo Riommi ha presentato ai consiglieri regionali le “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2010 e del bilancio pluriennale 2010/2012 – Legge finanziaria 2010”, il “Bilancio di previsione annuale per l’esercizio finanziario 2010 e bilancio pluriennale 2010/2012” e le “Disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2010 in materia di entrate e di spese”. A questi atti verrà dedicata l'audizione con le categorie economiche e sociali fissata per venerdì 15 gennaio 2010, mentre discussione e approvazione dovrebbero avvenire mercoledì 20 gennaio. Il Bilancio preventivo per il 2010 ammonta a 2miliardi 82milioni 617mila euro (al netto dell'avanzo di amministrazione e delle partite di giro), ripartiti in 14 “funzioni obiettivo”, la principale delle quali è quella relativa alla Promozione e tutela della salute con 1miliardo 588milioni 610mila euro. Seguono Servizi e infrastrutture per la mobilità, 157 milioni 20mila euro; Amministrazione generale, 120 milioni 943mila; Industria, artigianato e commercio, 47milioni 480mila; Formazione professionale e politiche per il lavoro, 35milioni 500mila; Agricoltura e foreste, 28 milioni 628mila; Istruzione e cultura, 24milioni 584mila; Difesa del suolo e ambiente, 17milioni 95mila; Politiche abitative, 17milioni 630mila; Organi istituzionali, 23milioni 774mila; Protezione sociale, 12milioni 360mila; Turismo, 3milioni 391mila; Programmazione strategica, 1milione 700mila; Opere pubbliche, 3milioni 402mila euro. Illustrando i disegni di legge, Riommi ha evidenziato che “la manovra di bilancio 2010 -2012 è stata definita, in coerenza con il Documento annuale di programmazione, perseguendo: invarianza della pressione fiscale, contenimento e razionalizzazione dei costi di funzionamento, mantenimento e salvaguardia del sistema di protezione sociale, sostegno al trasporto pubblico regionale, sostegno al diritto allo studio, interventi in favore delle famiglie e delle imprese per fronteggiare la crisi economica, sostegno agli interventi settoriali in materia di turismo e cultura, sanità in equilibrio. La Regione Umbria – ha spiegato l'assessore - continua ad essere assistita dal doppio rating, Moody’s e Standard & Poor’s, rispettivamente Aa3 e A+, a dimostrazione della propria solidità finanziaria e patrimoniale. Un giudizio positivo basato su buona gestione e trasparenza del bilancio; situazione finanziaria stabile; basso livello di indebitamento regionale, inferiore alla media delle regioni europee (con rating Standard & Poor’s); spesa sanitaria sotto controllo; ottima situazione di liquidità; stretto controllo dei costi amministrativi dell’ente. A questo proposito la Giunta regionale ha sempre posto particolare attenzione alle 'spese generali' dell’ente riguardanti il funzionamento della macchina gestionale, che si attestano sugli stessi livelli del 2001. La pressione fiscale regionale, intesa come rapporto fra gettito dei tributi regionali e Pil umbro, è rimasta di fatto inalterata passando dal 2,85 per cento del 2000 al 2,94 per cento del 2009. Ciò nonostante la lotta all’evasione ha permesso di recuperare importanti gettiti che vanno da 1,6 milioni del 2003 fino a circa 9 milioni nel 2008. L’obiettivo principale è stato quello di una riqualificazione della spesa che, utilizzando al meglio le risorse e senza incidere sui contribuenti, è stata indirizzata verso le politiche sociali e le fasce deboli della popolazione, il trasporto e la mobilità, le famiglie e le imprese (per attutire la crisi economica), l'apparato endoregionale, il turismo e la cultura”. La proposta di bilancio presentata dall'Esecutivo di Palazzo Donini prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive, rispetto all'esercizio precedente, nella misura di: 2,4 milioni di euro per accompagnare le misure anticrisi messe in atto dalla Regione per facilitare l’accesso al credito delle imprese, rafforzando l’operatività dei soggetti privati operanti nel settore della garanzia mediante l’incremento dei fondi rischi e per sostenere la salvaguardia dei livelli occupazionali nelle imprese (contratti di solidarietà e ammortizzatori sociali); 3,3 milioni di euro per il Fondo Regionale per le politiche sociali a parziale compensazione dei tagli operati dal Governo (meno 2,3 milioni di euro rispetto al 2009); 1,2 milioni di euro per il sistema integrato dei servizi socio educativi per la prima infanzia e per il rifinanziamento del Fondo regionale finalizzato all'abbattimento delle rette a carico delle famiglie per l'accesso e la frequenza presso gli asili nido gestiti da soggetti pubblici o privati; 1,343 milioni di euro per l’attività promozionale turistica e per il settore cultura; 1,4 milioni di euro per interventi per la tutela ed il miglioramento del patrimonio regionale di edilizia scolastica; 5 milioni di euro per il completamento degli interventi straordinari nel patrimonio sanitario regionale (ospedali della Media valle del Tevere e del Lago Trasimeno); 9,2 milioni di euro per la mobilità e il trasporto regionale, di cui 3 milioni per la mobilità alternativa; 2,7 milioni di euro per il sistema endoregionale; 12 milioni di euro (nel biennio 2010-2011) per il lo sviluppo del programma abitativo per studenti universitari, con la costruzione di 2 residenze per studenti a Perugia e 1 a Terni. Tra gli interventi finanziari più rilevanti previsti nel trienni 2010/2012 ci sono: 39 milioni di euro stanziati in favore delle famiglie (4 milioni per la non autosufficienza; 10,6 milioni per il fondo sociale regionale; 3,2 milioni per gli asili nido; 18,5 per l'istruzione; 1 milione per il sostegno agli affitti; 1,6 milioni per l'abbattimento delle spese per rifiuti e asili nido), 24 milioni di euro per investimenti sul patrimonio regionale, compreso l’adeguamento delle strutture per edilizia universitaria; 73 milioni di euro per la viabilità e trasporti; 4 milioni di euro per interventi di conservazione e miglioramento del patrimonio regionale di edilizia scolastica; 800 mila euro per impiantistica sportiva; 25 milioni di euro per il finanziamento degli investimenti in sanità. Infine 5 milioni di euro (per il periodo 2009-2011) per il patto fiscale e tariffario con i Comuni che mantengono invariata la pressione fiscale. Infine l'assessore Riommi ha delineato i contenuti del Collegato alla manovra di bilancio, che conterrà misure di contrasto alla crisi finanziaria ed economica basate sul potenziamento degli interventi per l’accesso al credito delle piccole medie imprese mediante un incremento dei fondi rischi dei consorzi fidi e delle cooperative artigiane di garanzia; modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 2/2000 in materia di cave, con l’obiettivo di snellire i procedimenti di accertamento dei giacimenti di cava con l’imposizione di termini perentori nelle fasi istruttorie, razionalizzare l’esercizio delle funzioni di vigilanza, eliminando la dualità nelle procedure sanzionatorie, e quindi portando le funzioni esclusivamente in capo alla Provincia, ridurre l’incremento del contributo a causa del ritardato pagamento dello stesso che, altrimenti risulterebbe particolarmente oneroso in questa contingenza economica; modifiche alla legge regionale n. 11/2009 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti e la bonifica delle aree inquinate” a seguito dell’impugnativa da parte del Governo, che consentiranno di evitare inutili contenziosi; modifiche alla legge regionale n. 46/1997 “Norme per la riqualificazione della rete di trasporto e viaria nel territorio regionale e procedure per l’attuazione dei relativi interventi” estendendo, fra l’altro, l’ambito della legge a tutte le infrastrutture e non solo a quelle stradali; modifiche alla legge regionale n. 30/2005 “Sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia” in relazione al termine per il rilascio dell’accreditamento e per introdurre sanzioni a carico dei titolari dei servizi non autorizzati; misure per la riduzione delle spese di funzionamento degli Ambiti territoriali integrati, che escludono l'assunzione di nuovo personale (fatta salva la deroga contenuta nell’articolo 50, comma 6 delle legge regionale in materia di servizi sociali). Viene infine soppressa la figura del direttore dell'Agenzia per il diritto allo studio (Adisu) e dell'Agenzia regionale umbra per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura (Arusia), le cui funzioni vengono trasferite all'amministratore unico. Condividi