ROMA - In questa fase di revisione storica inaugurata dal centro destra in Italia, per cui, al solo scopo di mischiare le acque così che i cittadini non ci capiscano più nulla, i colpevoli condannati dai tribunali diventano d'un tratto eroi e coloro che li hanno giudicati persecutori, si segnala oggi una nuova eclatante iniziativa del direttore del Tg 1, Augusto Minzolini, autore di un editoriale volto a riabilitare in toto la discussa figura dell'ex leader socialista Bettino Craxi, del quale si celebrerà fra qualche giorno il decennale della scomparsa in Tunisia, dove aveva trovato rifugio per sfuggire all'arresto conseguenza di una condanna per corruzione comminatagli da un tribunale italiano. Minzolini nel suo editoriale ha esaltato la figura dello scomparso segretario socialista, affermando, tra l'altro, che ''non ha bisogno di nessuna riabilitazione'' e che per la storia ''va gia' ricordato oggi come uno statista''. ''Craxi - ha anche detto - e' stato trasformato nel capro espiatorio di un sistema che era stato l'ultimo residuo della guerra fredda, una democrazia costosa permise al paese di restare per cinquant'anni nel mondo libero''. ''Della sua figura si discute molto, c'e' chi vorrebbe dedicargli una strada, chi si oppone, chi lo considera un grande uomo e chi un mezzo delinquente. E' arrivato il momento - ha sottolineato Minzolini - di guardare alla sua vicenda con gli occhi della storia''. ''Basti pensare - ha ricordato - che il reato portante di tangentopoli, cioe' il finanziamento illecito ai partiti, era stato oggetto di un'amnistia appena due anni prima, un colpo di spugna che preservo' alcuni e danno' altri. La verita' e' che ad un problema politico fu data una soluzione giudiziaria e l'unico che ebbe il coraggio di porre in questi termini la questione, cioe' Craxi, fu spedito alla ghigliottina''. Minzolini ha quindi osservato che in quegli anni si ''altero' l'equilibrio nel rapporto tra politica e magistratura'' e che questo ''per quasi un ventennio ha fatto cadere governi per inchieste che spesso non hanno portato da nessuna parte e che ha lanciato nell'agone politico i magistrati che ne erano stati protagonisti''. Come c'era da aspettarsi, questa presa di posizione ha prodotto reazioni di carattere opposto. ''Querelero' Augusto Minzolini e lo denuncero' alle Camere e al Paese per le sue affermazioni fatte nel suo editoriale'', ha fatto subito sapere Antonio Di Pietro che ha aggiunto: ''Sara' la storia a giudicare Bettino Craxi come statista. Io l'ho indagato come magistrato e non spetta a me stabilire se era uno statista. E' stato condannato perche' aveva tre conti correnti non per il partito ma per se stesso, era un corrotto e ha fatto il latitante''. Per il leader di Idv, ''a questo punto il problema non e' Craxi ma Minzolini'' che ''ha raccontato bugie sul servizio pubblico pagato dagli utenti. E' inaccettabile che abbia paragonato Craxi al Papa''. ''Rivolgo un grazie al Direttore Augusto Minzolini - e' stata invece la reazione soddisfatta di Stefania Craxi - per il suo editoriale in ricordo di Bettino Craxi, uno Statista che ha dato la vita per il bene del Paese. Le sue idee innovative sono ormai patrimonio di tutti gli italiani'' Condividi