PERUGIA - Nel primo semestre del 2012, quando gli utenti televisivi dell’Umbria dovranno passare alla tecnologia del digitale terrestre, incontreranno difficoltà di ricezione del tipo di quelle registratesi in Piemonte, dove 25 mila famiglie non ricevono il segnale captato dai nuovi decoder.
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale socialista Ada Girolamini che, in un’interrogazione alla Giunta, chiede se il governo umbro, in collaborazione con il Corecom, “intenda sostenere la transizione fino quella data, impegnandosi fin d’ora per soluzioni adeguate a garantire le aspettative e la pluralità di informazioni ai cittadini utenti, anche sostenendo le emittenti nell’oneroso adeguamento tecnologico degli impianti”.
La Girolamini giustifica la sua richiesta con la constatazione che “le nuove tecnologie, il satellite, il digitale terrestre e internet, saranno imprescindibili per le importanti funzioni di moltiplicatori di informazioni, di interazioni e di mediazioni svolte, di crescita culturale, di competitività economica e di cittadinanza attiva”.
Girolamini ricorda anche che nel previsto piano di digitalizzazione terrestre del nostro Paese, iniziato nel 2009 con Valle d’Aosta, Piemonte occidentale, Trentino, Lazio e Campania, l’Umbria è collocata al penultimo posto, quasi a ridosso del termine ultimo - secondo semestre del 2012 - per completare il definitivo passaggio dall’analogico al digitale terrestre che a fine 2010 avrà coinvolto già l’84 per cento delle abitazioni italiane.
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