Il deputato umbro del Pd Walter Verini ha inviato oggi una lettera al ministro della Giustizia Angelino Alfano in merito all'archiviazione da parte del gip di Perugia dell'inchiesta per omicidio a carico di ignoti sulla morte di Aldo Bianzino nel carcere del capoluogo umbro, avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 ottobre del 2007. In particolare il parlamentare ha chiesto al Guardasigilli ''di accertare se tutte le procedure di indagine che hanno portato alla decisione siano state scrupolosamente seguite''.
''Si tratta - ha sostenuto Verini nella lettera da lui stesso resa nota - di un auspicabile accertamento che potrebbe contribuire a colmare anche le zone d'ombra legate alla primissima fase delle stesse indagini, nell'immediatezza della morte di Aldo Bianzino''. Il deputato ha spiegato di non volere entrare nel merito della decisione di archiviare il fascicolo. Ha però affermato che questa ''ha sollevato legittime inquietudini nell'opinione pubblica'' e ''non offre risposte certe alla domanda sulle cause della morte di Bianzino''.
L'inchiesta sulla morte di Bianzino è stata archiviata il 16 dicembre scorso dal gip che ha accolto la richiesta della procura perugina. Secondo il giudice il falegname morì per una emorragia seguita alla rottura accidentale di un aneurisma cerebrale.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della lettera.
Signor Ministro,
lo scorso 22 dicembre, prendendo la parola in aula, ho pregato la Presidenza di trasmettere alla sua attenzione la vicenda giudiziaria legata alla morte – avvenuta nel carcere di Perugia, nella notte tra il 13 e 14 ottobre 2007 – del detenuto Aldo Bianzino.
Qualche giorno prima del mio intervento in aula (che mi permetto di allegare), presso il Tribunale di Perugia il Giudice per le indagini preliminari aveva disposto la procedura di archiviazione delle accuse per il possibile reato di omicidio ad opera di ignoti.
Questa decisione – sul cui merito non vogliamo né possiamo entrare – ma che ha sollevato legittime inquietudini nell’opinione pubblica, non offre tuttavia risposte certe alla domanda sulle cause della morte di Bianzino.
Non va dimenticato, tra l’altro, che sono tuttora in corso, in relazione a questa vicenda, altri procedimenti giudiziari per omissione di soccorso e falsificazione di registri nei confronti di personale di polizia penitenziaria.
La richiesta che ho formulato in aula e che adesso le ribadisco anche attraverso questa lettera, è quella di contribuire, nelle sue prerogative e nelle forme che riterrà opportune, ad accertare se tutte le procedure di indagine che hanno portato alla decisione di archiviazione siano state scrupolosamente seguite. Si tratta di un auspicabile accertamento che potrebbe contribuire a colmare anche le zone d’ombra legate alla primissima fase delle stesse indagini, nell’immediatezza della morte di Aldo Bianzino.
Le sarò davvero grato, Signor Ministro, dell’attenzione che vorrà dedicare a questa mia e del riscontro che vorrà farmi pervenire.
Cordiali saluti.
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