La coalizione del centrosinistra che si presenterà nelle diverse regioni deve avere un profilo politico non ''moderato'', bensì con una connotazione sociale che la rende chiaramente alternativa a quella del centrodestra. E' quello che ha chiesto Paolo Ferrero a nome della Federazione della sinistra a Pierluigi Bersani, in un incontro durato un'ora e mezza e svoltosi nella sede del Pd. Ferrero, secondo quanto ha riferito egli stesso ai cronisti, ha lamentato ''un eccesso di confusione nella scelta delle candidature'' da parte del Pd.
''C'è un problema sul profilo complessivo della coalizione nelle varie regioni che è schiacciato sul versante moderato''. La Federazione della sinistra chiede quindi che su punti come ''la difesa degli strati più deboli, le politiche pubbliche, il no alla delocalizzazione, la difesa dell'acqua pubblica, il no al nucleare'', il centrosinistra si pronunci in modo chiaro, in modo che il centrosinistra ''abbia un profilo politico in controtendenza vera alle politiche devastanti del centrodestra''.
''Le candidature e i programmi - ha spiegato Ferrero - non devono contraddire questa esigenza''. Per quanto riguarda le situazioni nelle diverse regioni dove il candidato deve essere ancora scelto, Ferrero ha detto di aver espresso ''riserve sul profilo politico'' di Emma Bonino per il Lazio, con la quale si incontrerà; per quanto riguarda la Puglia, Ferrero ha ribadito che ''se il Pd non accetta le primarie per noi c'è il presidente uscente'' cioè Vendola.
''Però aspettiamo l'assemblea del Pd di sabato - ha aggiunto - e auspichiamo che il Pd trovi una soluzione''. Quanto alla Campania, la Federazione della sinistra ha chiesto ''una discontinuità'', rispetto all'amministrazione Bassolino.
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