FOLIGNO - ''Un gesto spontaneo, da uno che in quel momento si e' sentito un educatore piuttosto che allenatore'': cosi' Vincenzo Corradetti, allenatore degli allievi del Campitello, spiega la sua decisione di evitare l'espulsione del portiere della squadra avversaria della Nuova Fulginium, segnalando all'arbitro che aveva fatto un errore nell'estrarre il cartellino rosso per un fallo di mani fuori area che in realta' non c era stato. '''E' apparso a tutti evidente che l'arbitro aveva sbagliato - ha spiegato - e quindi, avendo visto chiaramente che il giocatore aveva preso la palla con la testa e non con le mani, la mia reazione e' stata quella di intervenire per evitare quella che sarebbe stata un'ingiustizia nei confronti di un ragazzino di 15 anni. Mi sono preso la responsabilita' di intervenire e di fare qualcosa con l'arbitro''. Secondo il tecnico ''non conta avere poi perso la partita''. ''Perche' - ha aggiunto - nell'attivita' giovanile occorre rispettare prima di tutto il concetto della sportivita'. La soddisfazione piu' grande per tutti noi - ha concluso Corradetti - e' stata l'avere ricevuto a fine gara gli attestati da parte del pubblico, dei giocatori, del tecnico e dei giocatori della Nuova Fulginium''. Condividi