di Nicola Bossi
"Servono fatti concreti come la firma dell'accordo di programma da parte del Governo, lo stanziamento di 50milioni di euro, nuovi imprenditori e soprattutto capire come ricollocare una parte dei lavoratori": è questo il breve commento che Cgil, Cisl e Uil affidano alla piazza dopo l'entrata del coorteo degli operai, delle istituzioni umbre e marchigiana a Fabriano.
Ad accogliere il corteo in centro è stato il sindaco marchigiano che ha congelato il consiglio comunale in corso per unirsi alla fiaccolata. Gli operai umbri sono doppiamente preoccupati della situazione rispetto ai colleghi fabrianesi e anconetani. "La prima bozza dell'accordo nazionale - spiegano dalla Fiom - prevedeva il mantenimento della Merloni, come azienda di elettrodomestici, soltanto a Fabriano, a discapito della Merloni di Gaifana. Noi contestiamo questo. Mantenere l'aienda umbra almeno con 500-700 operai è possibile, serve solo nuove teste e un nuovo modo di fare impresa rispetto al passato. Senza il mantenimento di questa struttura si rischia di vanificare anche i 50milioni dell'accordo nazionale".
"Siamo convinti - ha detto il sindaco di Gualdo Tadino Roberto Morroni - che il Governo rispetterà i tempi per un accordo di programma siglato entro la fine di Gennaio. Il tavolo tecnico è al lavoro. Questa fiaccolata è importante per tenere alta l'attenzione sulla Merloni".
Il sindaco di Nocera Umbra Donatello Tinti ha invitato le istituzioni umbre, marchigiane e dell'Emilia Romagna a mettere in piede un grande manifestazione interregionale da svolgere a Roma per l'accordo di programma.
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