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PARIGI - Nato a Tulle nel 1920, figura riservata, docente e artigiano, Jean-Marie Maurice Scherer (questo il suo vero nome), è stato un autore levigato e completo: concepiva storie, le scriveva, le filma, ne affidava la produzione ad amici, curava la distribuzione e la destinazione finale. Negli anni Cinquanta è stato, insieme a Godard e a Rivette, fondatore di quella scuola critica da cui nacquero i Cahiers du Cinema. La sua carriera ha tre grandi cicli, 24 film in 50 anni. La prima è la serie di sei 'Racconti morali' tra cui fecero epoca 'La collezionista' (1967), 'La mia notte con Maud' (1969), e 'Il ginocchio di Clara' dell' anno successivo. Dopo la parentesi letteraria di grande successo 'La marchesa Von O.' che nel '76 vinse il premio speciale della giuria a Cannes. Nel 1980 avvia la serie di 'Commedie e proverbì scandita da successi di pubblico come 'Il bel matrimonio' e 'Le notti della luna piena', entrambi premiati a Venezia nei primi anni Ottanta. Dopo il successo internazionale di 'Il raggio verde' (1986), apre il terzo ciclo dedicato alle stagioni con 'Racconto di primavera' nel 1990. Nel 1977 ha avuto il suo più alto riconoscimento con il Gran Premio della Cultura in Francia, mentre alla fine degli anni Ottanta ha raccolto in volume, col titolo 'Il gusto della bellezza' i suoi principali saggi critici. A chi gli ha chiesto quali fossero i suoi maestri sulla via del cinema, ne ha ricordati solo due: Murnau per l' idea dello spazio e Mizoguchi per il racconto del quotidiano. "In realtà - ha detto - tutto il cinema che vedo, come tutta l' arte che mi passa sotto gli occhi costruisce la mia ispirazione. Ma il problema vero è non fermarsi alla rappresentazione della vita, bensì andare a cercarla dove nasce veramente, nelle chiacchiere dei ragazzi, nei brividi del cuore, nel formarsi di un' idea". Nei fatti il cinema di Rohmer è la sintesi tra raffinatezza dello spirito e cronaca minuta della giovinezza Sono infatti quasi tutti giovanissimi i fragili eroi dei suoi film, ragazzi colti nelle passioni di ogni giorno e trasformati con stile inimitabile in modelli letterari osservati con occhio di psicologo, pittore e narratore. Condividi