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E' accusato di avere maltrattato e picchiato la compagna, una albanese di 23 anni, quando era incinta e poi anche alla presenza della figlia di 45 giorni, un marocchino ventiquattrenne arrestato a Todi dai carabinieri. Un provvedimento che – è stato riferito dagli stessi militari - è stato già convalidato dal giudice unico del tribunale di Perugia che ha concesso al giovane gli arresti domiciliari presso un'abitazione diversa da quella dove viveva con la famiglia, vietandogli di avere contatti con la donna e con la neonata. La notte tra domenica e lunedì, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Todi sono intervenuti in un'abitazione del centro storico tuderte su richiesta della giovane. Dalle indagini - secondo quanto si è appreso - è emerso che da tempo la straniera subiva dal compagno marocchino continui maltrattamenti. L'uomo, per motivi considerati futili dagli investigatori o per impedire alla donna di avere contatti con la famiglia di origine, la vessava pesantemente anche alla presenza della bambina appena nata, impedendole - secondo l'accusa - di uscire o di parlare a telefono ma anche picchiandola frequentemente. Il personale dell'Arma ha accertato che le violenze che si erano verificate anche nel periodo in cui la donna era incinta, mettendo ''in serio pericolo'' la gravidanza. Quando sono intervenuti nell'abitazione, i carabinieri della compagnia di Todi - comandata dal capitano Marcello Egidio - hanno sorpreso lo straniero mentre colpiva a schiaffi la compagna. Il marocchino, accusato anche di avere opposto anche resistenza ai militari, è stato così arrestato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della giovane albanese che per le lesioni subite e' stata medicata all'ospedale di Todi. Condividi